Dalle scatole di cereali… ai tour mondiali
Come ben avrete letto, ci piace molto parlare di talenti in giro per il mondo; siamo passati in Europa coi KREAM e Matroda, in Regno Unito con James Hype, in America coi SIDEPIECE.
Oggi andiamo a parlare di un artista anche lui oltre il nostro continente, più precisamente, in Australia (mettetevi il cuore in pace, dal titolo avrete capito che non parleremo di FISHER) per raccontarvi di un ragazzo sulla trentina ma che da anni ci fa sognare col suo sound molto particolare ma piacevole, una firma sonora personale influenzata da più generi.
Signore e signori, oggi parliamo di FLUME.
Harley Edward Streten nasce a Sydney il 5 Novembre 1991 e ha iniziato a produrre a 13 anni – come tanti dei suoi colleghi – grazie ad un vero e proprio caso fortuito: un programma di produzione trovato in una scatola di cereali. Da li, inizia il suo percorso musicale, inizialmente come produttore di musica house, sotto il nome di HEDS – tratto dalle sue iniziali.
Un decennio di fuoco in studio (2012-2022)
L’esordio è datato 2012, quando pubblica la sua Sleepless da 109 milioni di streams, che verrà poi inserita nel suo album di debutto Flume. Questo riscuote un successo clamoroso: due premi agli AIR Awards 2013 come “Miglior Artista” e “Miglior Album Dance”, la traccia Holding On viene dichiarata “Miglior Singolo Dance” e anche agli ARIA Awards viene nominato “Miglior Produttore Maschile”. Perché non aggiungerci anche un “Miglior Produttore dell’Anno”, insieme all’album che viene nominato come “Miglior Release Dance”.
Un poker d’assi che l’ha reso chiaro e tondo: lui non scherza.
Nel 2013 vede la luce la versione deluxe del suo album di debutto, dove raddoppiano le canzoni (da 15 a 34) e tra queste compare l’iconica You & Me dei Disclosure, remixata dal ragazzo e con più di 490 milioni di streams. In quell’anno anche un EP viene pubblicato; si tratta di Lockjaw, che vede Drop The Game come sua traccia più ascoltata (252 milioni di volte).
Passiamo al 2015, un anno un po’ particolare per il giovane; da tempo aveva avuto un progetto parallelo al suo, chiamato What So Not insieme al suo amico Emoh Instead (nome d’arte di Christofer Emerson) e i due avevano pubblicato alcune tracce come Tell Me in collaborazione con RL Grime. Il duo ha spopolato nel giro di poco, però si sa: ogni cosa, prima o poi, giunge alla fine.
Con un comunicato Facebook dalla pagina del duo, Harley annuncia i motivi di questa decisione; si legge di “generi musicali sempre più divergenti dal compare”, parla di Gemini EP, l’ultimo firmato come duo e uscito il 9 Maggio di quell’anno, infine la divisione dei due.
L’anno successivo, il progetto Flume continua senza intoppi; pubblica Never Be Like You che ottiene 625 milioni di streams e qualche remix, tra cui quello dei Disclosure, Smoke & Retribution con 62 milioni e la famosissima Say It insieme alla cantante Tove Lo, che porta a casa 350 milioni di streams. Anche un altro EP vede la luce in quest’anno: Skin Companion I, con un totale di 34 milioni di streams per tutte le canzoni.
Nel 2017, il pilastro della future bass Illenium rende onore alla collaborazione con Tove Lo, remixandola e aggiungendo 128 mila streams alla già famosissima originale; invece, l’australiano pubblica Hyperreal, con 48 milioni come risultato. In più, anche il follow-up dello scorso EP viene pubblicato: Skin Companion II, con modestissimi risultati.
Due anni dopo, Flume decide di pubblicare un mixtape chiamato Hi, this is Flume fatto da 17 canzoni e che però ha ottenuto risultati molto buoni; dopodiché ha pubblicato Rushing back, che ha ottenuto 119 milioni ed è stata remixata in così tante maniere (da Petit Biscuit allo UK Garage di MJ Cole), che sono state raggruppate e rilasciate come raccolta successiva.
Il 2020 lo conosciamo ormai tutti, lo ribadiamo sempre: l’anno in cui tutto si mise in pausa forzata. Nemmeno Flume si è messo in pausa, anzi, ha deciso di sfruttare il suo tempo per remixare l’iconica Blue (Da Ba Dee) e pubblicare The Difference.
Infine, dopo un 2021 in cui vediamo un remix da soli 3 milioni di streams (On A Mountain di Danny L. Harle), il 2022 riceve la botta di vita: da Say Nothing e i suoi 20 milioni di streams, passando tra Sirens ed Escape/Palaces (rispettivamente 4, 3 e un milione), con Hollow in seguito (un milione ma in crescita), per poi concludere unendole tutte e aggiungendone di nuove in un’unica raccolta: Palaces, uscita da pochissime settimane e in costante crescita.
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L’avreste mai detto che da scatola di cereali sarebbe arrivato agli 11 milioni di ascoltatori mensili e al nono posto nella Top 50 Best DJ australiani? O che avrebbe vinto tanti premi con solo un album di debutto?
Sarà stato destino, fortuna? Non lo sapremo mai; sappiamo solo che è stato grazie a quella scatola di cereali che ora l’industria musicale gode di un talento innato. Un asso nella manica dai sound alternativi, amati dal pubblico e dal panorama musicale mondiale, quale è Harley Streten, in arte Flume.
Ho 22 anni e sono laureanda in Mediazione Linguistica e Culturale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, parlo 4 lingue e sono appassionata di musica, concerti e festival. Dopo la laurea punto ad una professione nell’industria musicale e sono una fiera sognatrice ma coi piedi per terra.