Grande successo anche per la quarta edizione di Shire Music Festival, una piccola realtà nel cremasco in continua crescita. Quest’anno Shire ha effettuato un cambio di location, passando da un parco cittadino ad un grande podere di campagna lontano dalle abitazioni: una scelta più che azzeccata. Un altro punto a favore è andato anche al meteo che ha regalato a tutti i presenti una giornata calda e soleggiata.

Per quanto riguarda la line up da subito prometteva più che bene. Ciò che più ho apprezzato è stata la grande varietà di generi musicali che questa proponeva, con il coraggio dell’organizzazione che ha portato anche artisti più di nicchia e con nessun precedente in Italia. L’apertura del festival è stata completamente italiana, partendo dai vincitori del contest MNNR, passando ai giovani promettenti Alex Price, DROPDanko, Sunstars e Goja.

Il Main Stage (Credit: Elephant Studio)

Il momento maggiormente atteso da molti è stato sicuramente la prima volta in Italia per i Gentlemens Club e Badklaat: entrambi i set davvero entusiasmanti, la reazione del pubblico ne ha dato la conferma. Dubstep e Riddim, allo stesso modo, son state regine per due ore nel caldo pomeriggio di Shire. Ormai hanno la residenza italiana, le gemelle australiane Nervo che hanno saputo tenere la pista, con un set dinamico sopra le mie aspettative. Moksi e Chocolate Puma: i primi con il loro tipico sound hanno infiammato il palco; i secondi, veterani della scena elettronica, hanno dominato a mio parere la giornata. Una chiusura magistrale, energica ed anche emozionante con l’hardstyle di Brennan Heart.

Anche lo stage “The Groove” ha attirato una folla di gente grazie alle performance di Shade, Samuel Heron e molti altri.

“The Groove” Stage (Credit: Elephant studio)

Sicuramente il futuro per Shire è in discesa, continuando di questo passo ha tutte le carte in tavola per diventare un nome importante nel panorama dei festival italiani e non solo. Porgo i miei complimenti a tutta l’organizzazione e alle persone che hanno lavorato per il festival. Ci rivedremo sicuramente il prossimo anno!