Situazione sicuramente non facile quella che si sta sviluppando in queste ore nel mondo e in particolare in Italia a causa del Coronavirus.
L’epidemia di COVID-19, ora elevata dall’OMS a “Pandemia Globale”, ha sicuramente cambiato nelle ultime settimane il nostro modo di vivere, fino a relegarci totalmente alle mura domestiche.
E nonostante ognuno debba fare la propria parte seguendo le direttive di governo, stando chiusi in casa e limitando al minimo gli spostamenti e le interazioni sociali, non si può restare impassibili ai vari annunci di annullamento e posticipazione di alcuni tra i migliori eventi musicali (e non) al mondo, per cui numerosissimi ravers attendevano da mesi.

Se il caso più ecclatante in questi giorni è l’annullamento di Tomorrowland Winter sulle Alpi Francesi e dello storico Ultra Music Festivaldi Miami (e conseguente scandalo sul NON rimborso dei biglietti), la lista di eventi vittime di questo Coronavirus è in costante aumento: dal leggendario Coachella, fermo per la prima volta dal 1999 e pronto per essere spostato eccezionalmente a Ottobre, al Reload Music Festival di Torino, fino al Rampage Belgium, la mecca per qualsiasi fan hardstyle e riddim europeo, costretto ad attendere fino a Ottobre per poter recuperare l’occasione.

Ma non solo festival: annullati anche i concerti di Avril Lavigne al Fabrique di Milano, Cage The Elephant, Dope D.O.D., oltre alle ultime date del farewell tour in Italia dei Noisia, a Milano e Bologna; l’intero tour di Dardust e quello di Gemitaiz & Madman vengono spostati in toto, oltre al rinvio di decine di album e film in uscita.

Difficile dire quando tutta la situazione potrà tornare alla normalità, fino al 3 Aprile la nightlife resterà al buio, nella speranza che l’emergenza non si protragga oltre, mettendo in pericolo la prossima stagione estiva.