Ormai ci siamo, questa è la settimana dell’ADE. Abbiamo già fatto una scrematura dei party che meritano e ai quali sicuramente parteciperemo. La lista dei dj che affollerà Amsterdam questi giorni è incredibile. Dai big name come David Guetta, Hardwell, Armin Van Buuren, a gente più underground tech house, techno, bassline/garage. Una cosa è certa: per quanto riguarda i generi, ce n’è per tutti!
Però.. c’è un però. All’appello mancano diversi nomi. Com’è possibile che ad una delle settimane più importanti per quanto riguarda questo settore non sia presente certa gente (o non venga chiamata, come dir si voglia)? Be, innanzitutto c’è da dire che una bella fetta di mercato è ormai occupata da produttori americani. Perché questi bazzicano di più il Nuovo Mondo e meno l’Europa? Sicuramente per una questione di tour, di spostamenti, di richiesta gli conviene di più. Sono veramente pochi i dj del vecchio Continente che non troveremo tra i corsi dell’Amstel (il fiume che percorre tutta l’Olanda settentrionale attraversando Amsterdam, ndr). Ecco che quindi i vari Diplo, Dillon Francis, Skrillex, senza l’esclusione di sorprese, non li sentiremo quì quest’anno.
Un’altra categoria di grossi nomi che non beccheremo sono gli, ormai, artisti pop. Nell’ultimo anno sono veramente tanti gli artisti che, se prima il loro obiettivo era “demolire” un festival, ora pensano solo a “sfondare” la classifica e gli airplay (i passaggi in radio, ndr). Certo, è abbastanza nostalgico ricordarsi un Alesso con “Calling” rispetto alla nuova “Is That For Me” con Anitta. Sarà pur sempre un’artista (lei) da 13 milioni di fan su Facebook, però è tutta un’altra cosa, non c’è paragone! Nella lista anche Axwell /\ Ingrosso, che, sì, l’anno scorso sono stati fenomenali all’Amsterdam Arena per l’AMF, ma ora forse puntano ad un altro genere di pubblico e di mercato, non più prettamente club (hanno appena presentato “Màs De Lo Que Sabes”, la versione latina di “More Than You Know”). Da una parte hanno fatto storcere il naso alla loro fanbase più agguerrita, ma dall’altra conquisteranno sicuramente una nuova fetta di pubblico. Che poi se andiamo a vedere sono tutti big name della progressive svedese, la ormai compianta EDM.
Mancano i vari Kygo, Robin Schulz, o se torniamo a dare uno sguardo oltreoceano possiamo citare i Chainsmokers, Zedd, ormai vere e proprie pop star, solide delle loro prime posizioni in classifica.
Ricapitolando, quest’ADE 2017 è sempre più ricco di eventi, di meeting, di session, ma dall’altra parte è sempre più snobbato da chi non si accontenta più di un pubblico di clubber, di raver.
E voi, chi speravate ci fosse quest’anno e invece mancherà all’appello?
Architetto di giorno, esploratore della club culture di notte. Appassionato di musica elettronica, radio e music-travelling, puoi trovare piccoli stralci della mia vita sul mio Instagram @djacopo93
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