10 canzoni.
Ci limitiamo a questo per descrivere il 2020. 10, un numero ricorrente per noi. Lo possiamo notare con i nostri youBEAT Picks. Sul totale delle uscite settimanali, indovinate qual’è il numero che rimane alla fine delle nostre scelte? 10! Sono uscite circa 50000 tracce al giorno nel 2020, ma quelle riportate qui di seguito sono 10 tracce “speciali“. 10 tracce che ci hanno fatto sognare e viaggiare con la mente. Ci hanno fatto riflettere dal punto di vista tecnico, o storcere il naso per un dettaglio che non ci è piaciuto. L’unica cosa che non abbiamo potuto fare è stato viverle, urlarle e cantarle in quella dance floor che è la casa di tutti noi, la casa dei ravers. Com’è quel detto che gira nei festival di tutto il mondo? Once a raver, always a raver. Prima di scrivere di musica, siamo tutti e saremo sempre tutti ravers. La musica è il nostro faro. E se mai potremo tornare a ballare quest’anno, queste sono le nostre 10 canzoni del 2020.
MEDUZA ft. Dermot Kennedy – Paradise
Distanze, amore, attese, sogni.
Dopo la consacrazione nel 2019 con “Piece Of Your Heart” ft. Goodboys nominata ai Grammy Awards nella categoria Best Dance Recording e le successive “Born To Love” feat. Shells su Defected e “Lose Control” con Becky Hill e i fidati Goodboys, il trio italiano composto da Madwill, Luke Degree e Simon De Jano ha pubblicato in data 30 Ottobre 2020 “Paradise” con il cantautore irlandese Dermot Kennedy. Cosa ci aspetta nel 2021 dai nostri maggiori rappresentanti per la musica dance/elettronica nel mondo?
Questi solo alcuni dei traguardi raggiunti dal progetto rivelazione del 2019 che ha conquistato tutte le classifiche internazionali nel 2020.
#1 Italian artists on Spotify
Top 100 global artists on Spotify (#86 peak)
Spotify Top 50 Global
Playlisted by BBC Radio 1
Terza canzone più suonata nelle radio italiane
#5 UK Official Chart
100mln Spotify streams in 10 weeks
Per ora, semplicemente grazie.
**Scopri di più sul video ufficiale**
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Purple Disco Machine – Hypnotized [Columbia Records]
Cause I’ve been hypnotized by…this song! Nelle 10 tracce del 2020 che ci porteremo in questo 2021, non manca Hypnotized, HIT di Purple Disco Machine in featuring con Sophie Scott degli omonimi Sophie and the Giants. Oltre 100 mln di plays su Spotify, circa 70 mln su YouTube (tra video ufficiale e visualizer), Hypnotized ha infuocato il 2020 riportando in chiave ultra-moderna sound e ritmiche disco, figlie del ventennio ’70/’80, attraverso quello che è ormai il solido marchio di fabbrica del DJ e producer di Dresda. Un basso elastico che si dimena al di sotto e attraverso i colpi decisi di kick e snare, la voce forte ed affascinante di Sophie, synth e lead carichi di reverb spaziali che ampliano l’immagine stereo della traccia fino a raggiungere, ascoltandola, un passato mai vissuto. Hypnotized è sicuramente uno dei sound che più serviva (e mancava da un po’) nella scena EDM mainstream degli ultimi anni.
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Porter Robinson – Something Comforting [Sample Sized/Mom+Pop]
Blocco dell’artista? Capita a tutti, anche ai migliori. Chiedere a Porter Robinson per conferma! Questa traccia sarebbe dovuto essere, secondo le idee di Porter, la prima in assoluto del nuovo album, Nurture, in uscita il 27 Gennaio 2021 a distanza di un anno dall’annuncio. Questo perché la demo di questa traccia risale al lontano 2015, periodo in cui viene prodotto quel piccolo segmento di pianoforte che possiamo ascoltare alla fine della traccia. In un momento di severissima autocritica e di blocco creativo totale, è normale che aumenti la sfiducia nei propri mezzi. Questo è significato di Something Comforting. In quel momento Porter era all’apice della depressione, era angosciato dal fatto non riuscire più a riconoscersi nella produzione musicale. Non si sentiva più un produttore, per nulla (pare assurdo solo pensare ad una cosa simile). Eppure, per caso, esce quel piccolissimo segmento di piano. E da quanto è stato “confortevole” quel piccolo, primo passo, qualcosa dentro di lui è riuscito a cambiare. Porter ha detto di essere stato talmente legato a questa canzone, che ha provato di tutto pur di poterla continuare e concludere. Addirittura rischiando di stravoglerla, inserendola nel repertorio di Virtual Self, ma senza successo. Ci sono voluti cinque anni e due versioni della sua stessa voce per poterla ascoltare e riascoltare. Abbiamo scelto questa traccia perché è il riflesso perfetto del 2020, passato a combattere un nemico subdolo ed invisibile che ha messo a dura prova le nostre capacità, ma che ci ha fatti uscire più forti che mai, ovviamente grazie alla musica.
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TIËSTO – The Business [Musical Freedom/ATLANTIC]
Tijs Michiel Verwest. Buttato così, questo nome potrebbe dire gran poco a chi non mastica di musica. Tuttavia questo “ragazzo” olandese è nato nel 1969. Lo scorso 17 gennaio ha compiuto infatti 52 anni. Ma non parliamo di un semplice personaggio. Stiamo per nominare una divinità. Si, Tiësto! Ormai sono state tutte spese le parole per descrivere la sua carriera. Una carriera che l’ha portato a diventare icona per un motivo. La sua capacità di stare al passo con i tempi, cambiando genere, stile e approccio per ogni era musicale dal 1985 (anno in cui ha dato il via al suo progetto artistico) ai giorni nostri. Anche nel 2020 un’altra fenomenale produzione di Tiësto ha scalato le classifiche in tutto il mondo. Stiamo parlando di “The Business” che con quasi 165 milioni di plays su Spotify e 42 milioni su YouTube è stata una delle grandi hit del 2020. Traccia che vede oltre alla solita produzione pulita di Tiësto, un vocale di grande spessore che lega davvero in maniera eccitante al sound sviluppato dal fondatore di Musical Freedom. Suona bene ed emoziona, sempre e comunque! E sembra non avere intenzione di smettere, bensì di cavalcare quest’onda. Tiësto infatti a metà dello scorso mese di gennaio 2021 ha rilasciato un’altra versione della traccia, “The Business, Pt. II“ con la variante alla voce di Ty Dolla $ign. Che riesca ad arrivare all’estate 2021?
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Headhunterz – Dragonborn part 3 (Oceans Apart) – feat. Sian Evans [Art of Creation]
Inserita in prima posizione nella classifica “Top 100 hardstyle track of 2020” di Q-Dance e terzo capitolo della “Dragonborn saga“, Dragonborn part 3 (Oceans Apart) di Willem Rebergen, meglio conosciuto come Headhunterz, è una traccia capace di emozionare ad ogni ascolto e per questo nelle 10 tracce da portarci nel 2021. Presentata per la prima volta durante l’esibizione di Headhunterz al Qlimax 2019, per il noto dj ha un profondo significato, in quanto, per chi ha seguito le sue vicende, la traccia segna una sorta di rinascita personale, dopo aver attraversato un periodo buio, alla ricerca di sé stesso. Il sound è senza dubbio quello a cui ci ha abituati Heady, con melodie capaci di toccare le corde emozionali e kick potenti in grado di farci letteralmente saltare a braccia all’aria. Dragonborn part 3 (Oceans Apart), uscita su Art of Creation, label fondata insieme all’amico e collega Wildstylez, è un inno al non mollare mai, continuando a guardare sempre avanti nonostante tutto, per poter così uscire dall’oscurità. Forse qualcosa che mai come in questo momento ci stiamo augurando un po’ tutti.
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phonon – polyriddim [Odio Records]
Parliamoci chiaro: polyriddim, opera astratta nata dal genio e dalla follia dello sconosciuto producer phonon, è una schifezza…eppure è diventato il pezzo virale dell’anno nella scena dubstep.
Polyriddim è l’equivalente musicale di un bambino di 5 anni che prova a fare una torta da solo: iniziate con una bella libreria di synth dubstep, cominciate a mescolare tempi diversi tra loro, aggiungete una nota reggae e armonizzate il tutto, fate raffreddare e buttate nel cestino l’aborto cacofonico che ne è uscito.
Eppure in questa apparente invettiva si nasconde il vero obbiettivo dell’idea del giovane phonom: tutti ne hanno parlato. tutti l’hanno ascoltata. il voler rendere più fluido un genere così rigido come la riddim dovrebbe essere un esempio per tutti i producer di una scena così giovane ma già così assetata di nuove sonorità, che necessita reinventarsi continuamente per poter trovare la propria dimensione senza però snaturarsi.
Magari polyriddim non sarà un capolavoro, magari è stato solo un meme tra i tanti del 2020, però spero di vedere molti nuovi “phonom” in questo nuovo anno.
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Papa Khan – Rain [JOYTIME COLLECTIVE]
Rain di Papa Khan rilasciata su JOYTIME COLLECTIVE, label di Marshmello, è simbolo di un genere che ha saputo rinnovarsi e adattarsi a questo 2020. La Bass Music, che per ovvi motivi è sempre associata agli eventi più che all’ascolto quotidiano, rischiava di essere uno dei movimenti del panorama EDM più dimenticati data l’assenza dei festival ai quali è naturalmente legata, invece si riscopre in una chiave del tutto nuova e melodica mantenendo tuttavia le proprie caratteristiche distintive. Papa Khan è sicuramente una punta di diamante di questo nuovo genere chiamato Color/Future Bass che vede contrapposti Kick e Snare/Clap tipici del Riddim Dubstep a “un’abuso del piano roll”, tanto per citare l’artista stesso, che crea una melodia in continuo movimento grazie anche alle automazioni di riverbero. Il risultato finale è una traccia che tiene sospesi tra la voglia di scatenarsi a colpi di headbang come i veri cultori del Dubstep e il viaggiare con la mente verso oriente. Rain diventa l’emblema della capacità di rinnovamento e adattamento della Bass Music ad un anno tanto inusuale e apre la strada ad una nuova wave che ci accompagnerà per tutto il 2021.
Hai dato un’occhiata il nostro CONTEST RADAR?
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ARTBAT, Sailor & I – The Best Of Me [METAPHYSICAL]
The Best Of Me – ARTBAT for Sailor & I: un pomeriggio di autunno 2020, solito zapping su YouTube fra i canali preferiti e clicchi incuriosito su uno dei pochi live recenti caricati sul “tubo” girato al Soho Garden ( uno dei top Club mondiali secondo la classifica DJMAG), ad esibirsi sono loro Artur e Batish gli ucraini ARTBAT che suonano in anteprima il loro Remix per lo svedese Sailor & I. Questa traccia merita un posto nel 2020 e sarà suonata per tanto tempo anche nel 2021, è un compromesso di generi, di progressive e di techno, è melodica al punto di essere quasi romantica. Lascia la pelle d’oca al riff di piano mentre ondeggi le braccia o simuli con le dita l’accordo. Del resto dal 2020 al 2021 porteremo il “Best of me” ognuno di noi ed il desiderio magico ed al momento torturante, di tornare a ballare abbracciare o baciare qualcuno con questo sottofondo!
Hey Producers! Non dimenticate i nostri consigli di placement!
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Twocolors – Lovefool [Virgin Records – Universal Music Group]
Durante il consueto “zapping” musicale mi imbatto in questa “perla” dei Twocolors, giovane duo tedesco che spazia dalla musica elettronica a quella pop. Fin dal primo ascolto la canzone, il ritornello, la musica restano fissi in testa, tanto che da maggio ad oggi “Lovefool” ha un posto fisso in tutte le mie playlist e in particolare durante la consueta “corsetta” domenicale, rigorosamente con le cuffiette nelle orecchie. Insomma complimenti ai Twocolors che sono riusciti a riprendere e interpretare al meglio in chiave moderna l’omonimo successo della band svedese The Cardigans, pubblicato nel 1996. “Lovefool” l’ho portata anche nel 2021 e voi?
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Kina, yaeow – Wish I Was Better [Columbia Records]
Un genere che ci ha accompagnato e sicuramente è esploso nel 2020, sopratutto per l’obbligatorio di routines, è come detto la Lo-Fi. Uno degli artisti di maggior spicco del panorama di questo genere e che vogliamo ricordare per quanto riguarda il 2020 è senz’alcun dubbio il nostro connazionale Kina. Nel 2018, il giovanissimo produttore napoletano ha rilasciato “Get You To The Moon“, il suo successo mondiale (che si è protratto anche negli anni successivi all’uscita). Dopo la firma con Columbia Records, ha inanellato nel 2020 una serie di produzioni sempre più emozionali, piene di vibes che variano da pezzo a pezzo. Esempio lampante, la sua collab con yaeow, “Wish I Was Better“, uscita appunto su Columbia. Un disco che con quasi 30 milioni di streams su Spotify è stato colonna sonora di molte situazioni, in molte case, durante i lockdown che si sono susseguiti dopo la sua uscita ad aprile dello scorso anno. Un mood quello di Kina e la sua Lo-Fi che varia anche da persona a persona. Questi vocal da brividi e melodie lente ma coinvolgenti possono provocare sensazioni diverse per ogni ascoltatore che comunque verrà assorbito da canzoni che più che semplici tracce sono vere e proprie esperienze.