KIDO è un ragazzo di quelli che nascono una volta ogni 100 anni, mille se si considera il nostro paese.
Può sembrare un’esagerazione ma pochissimi giovani produttori arrivano alla maggiore età con la stessa ricercatezza musicale e consapevolezza nel proprio repertorio di Gabriele Acquafredda, classe 2000 e cresciuto a in provincia di Bari, in arte KIDO, riuscendo a spaziare da un genere all’altro fino a trovare un proprio, iconico, suono, riconoscibile sin dal primo ascolto.
Attivo da quando ha 15 anni, e ispirato sin da piccolo da mostri sacri quali Burial, Shlohmo e Flume, KIDO ha nel suo palmares diverse release di spessore: iniziando con “Raindrops” nel 2016 su Hack Records per poi entrare nella famiglia di Nameless Records, venendo inserito tra i migliori nomi del panorama elettronico Italiano per far parte della raccolta “Hype On This vol.2″, fino a rilasciare il suo primo EP ufficiale omonimo lo scorso anno, che gli ha fatto guadagnare l’ingresso in New Music Friday Italia e in Viral 50 – Italia con il brano “Love Proof”.
Quest’anno KIDO è pronto a prendersi tutto: la sua ultima fatica, la prima di questo 2019, si chiama “Toxic”, in collaborazione con T King ed appena pubblicata su Angapp Music.
Rivoluzionare il concetto di RnB e riproporlo in chiave contemporanea: ecco la ricetta del successo; ricalcando le recenti sperimentazioni di Gesaffelstein e The Weeknd, con synth aggressivi che si incorporano perfettamente a una linea melodica molto più morbida e una voce, quella di T King, che cavalca le note in maniera magistrale, lasciando comunque inalterata l’anima “pop” della traccia.
Un brano che ti entra in testa e non ti lascia più, un esempio della classe cristallina di questo giovane producer, il primo passo di un 2019 che, con “Toxic”, inizia nel migliore dei modi.
La traccia, uscita il 15 Marzo è già disponibile su tutte le piattaforme di streaming, da Spotify a Apple Music.