Oggi abbiamo avuto il grande piacere di fare due chiacchere con l’ideatore di tutto questo. Prima di tutto un amico disponibilissimo, oltre che talentuoso musicista. Brillante nell’applicarsi alla musica elettronica, disegnandola in un modo unico, efficace e tutto suo. Tanto efficace da attirare le attenzioni di un mostro sacro come deadmau5. Non solo musicista, ma anche CEO di Recall, insieme al socio Mariatti. Un brand che con pochissimi eguali è riuscito a stare al fianco dei propri fan in un momento di difficoltà come questo. All’anagrafe Umberto Milanesio, in arte HolyU.

Vi abbiamo già raccontato in precedenza di Recall Connects, lo abbiamo vissuto in diretta streaming e ci siamo goduti uno spettacolo musicale con pochi eguali. Abbiamo avuto “ospiti” speciali nel nostro salotto, seppur in forma digitale, a suonare oppure a svelarci i propri segreti di sound design. Ci siamo uniti alla lotta al Covid-19, sostenendo l’Istituto Spallanzani di Roma. Abbiamo risposto tutti al “Richiamo“, abbiamo creato una comunità di amanti della musica elettronica che ha saputo affrontare questo momento tragico al meglio.

Sul tavolo della conversazione: la terza edizione di Recall Connects e l’ ultima release di HolyU “Afternoon with Pains” in uscita proprio oggi su Eternal Nights. La terza edizione di Recall Connects si terrà questa Domencia 26 Aprile, come sempre, in diretta Facebook sulla pagina di Recall. Ad aprire le danze, sarà lo stesso HolyU dalle ore 17. Si susseguono a ruota Dezzani (1/2 Thin King), Cristina Lazic, Mariatti, Di Martino, b.mod, Headkube ed infine ATTLAS. La formula è sempre la stessa: circa 30 minuti di dj set o live performance direttamente dalle abitazione degli artisti, uniti grazie alla musica.

Non è la prima volta che abbiamo il piacere di scambiare due parole con HolyU, ed anche in questa occasione abbiamo carpito tanto del suo lavoro e della sua dedizione. Abbiamo approfittato per parlare più intimamente di Recall, di come si è saputo evolvere, dell’enorme successo dello streaming, ma anche della sua ultima, profondamente significativa, traccia.

Vi lasciamo alla nostra conversazione, buona lettura:

Innanzitutto, come sta procedendo la quarantena?

Devo ammettere che all’inizio ero abbastanza preoccupato di come sarebbe stato vivere la quarantena, ponendomi però, fin da subito, l’idea di rimanere il più produttivo possibile su vari fronti: musica, Recall, università e qualche mia passione/passatempo come la cucina! Fortunatamente, tutta la strumentazione con cui scrivo musica è a casa nel mio piccolo home-studio, quindi sto sfruttando questo periodo al massimo per creare nuovi progetti!

 

Recall si è saputo adattare perfettamente alle circostanze, che tutti stiamo vivendo, col progetto Recall Connects. Un modo per stare vicini alle persone e per portare Recall a casa loro, oltre che un modo per “aiutare chi ci aiuta”. Quanto è stato importante tutto questo per voi?

Non appena siamo venuti a conoscenza delle restrizioni del primo DPCM ci siamo confrontati per trovare una soluzione immediata, poiché avevamo in programma diversi eventi in questo periodo. Volevamo rimanere in contatto, o meglio, in “connessione”, con i nostri sostenitori che ci seguono sempre dando loro una forma di intrattenimento da casa. Così abbiamo subito creato il nuovo format digitale Recall Connects: oltre alla parte musicaleartistica in live streaming, era nostra volontà includere una componente charity per aiutare e sostenere la ricerca contro il corona virus, e così ci siamo legati alle raccolte fondi dell’Istituto Spallanzani di Roma, che ringrazio per aver supportato il nostro progetto!

 

Domenica 26 Aprile si terrà il terzo appuntamento di Recall Connects. Gestire un evento streaming di tale portata, coordinando così tanti artisti, non è facile e richiede lavoro. Quanto è diverso gestire un evento “tradizionale”, come si era soliti fare prima del Covid-19, rispetto al farlo via streaming?

È stata una novità organizzare eventi totalmente in digitale. A livello logistico discosta chiaramente da quelli tradizionali, però lo ritengo molto positivo perché traspare quasi esclusivamente la sfera artistico-musicale. Assieme al team di Recall abbiamo prima progettato e definito le linee guida del format, i punti core su cui doveva basarsi, la regia tecnica e successivamente abbiamo contattato i vari artisti che ne hanno fatto e ne stanno facendo parte tutt’ora. In verità non è stata totalmente una novità perché con il format Recall Live, oltre all’evento fisico, trasmettevamo in diretta le live performance dei guest.

 


Una tua considerazione: il successo di eventi musicali in streaming dovrebbe farci
 riflettere? O meglio, Recall Connects potrebbe esistere anche al di fuori della quarantena?

Dobbiamo essere consapevoli che da qui a mesi gli eventi di cui eravamo abituati subiranno trasformazioni, o meglio, si adatteranno. Ci sono grandi festival di musica elettronica che hanno trasmesso ore ed ore in live streaming perché cadevano in questo periodo: è giusto sapersi adattare alla situazione che stiamo vivendo. Sul proseguire il format stiamo valutando, però molto probabilmente sì: continueremo ad offrire live-stream con artisti emergenti e non, per portare avanti l’obiettivo di Recall di creare una community di persone ed artisti
appassionati di musica elettronica, consolidando la sfera artistica del brand.

 

DJ Set, Live Performances e.. Lezioni di Sound Design! Come vi è presa questa fantastica iniziativa? Pensate di poterla/volerla promuovere anche in futuro?

Volevamo proporre non solamente performance o set, ma permettere agli artisti che hanno fatto parte del progetto di esprimersi come meglio sapevano fare e parallelamente far scoprire ai Recaller altre facce della musica elettronica. Tutti sono stati protagonisti e questo ci rende molto soddisfatti.

 

Parliamo della Line-Up, o meglio, parlaci della Line Up: su che base vengono selezionati ed invitati gli artefici di Recall Connects?

Recall Connects vuole includere artisti legati alla nostra scena di Recall, italiani e stranieri da tutto il mondo: chi ha suonato ai nostri party, con cui abbiamo collaborato, vecchie e nuove conoscenze. Con il mio socio Andrea (Mariatti) scegliamo i vari profili che secondo noi possono rappresentare al meglio tutto ciò, tenendo sempre a mente il nostro motto: #othervibes.

 

Non solo avete portato ATTLAS nelle case degli italiani, ma lo avete ri-portato! Tu sei in ottimi rapporti con Jeff, raccontaci com’è andata e come ha reagito all’evento.

È stato un onore poterlo avere a Recall Connects e farlo scoprire ancora di più ai nostri supporter: Attlas è un produttore unico nel suo genere con spiccate qualità creative. L’ha convinto Andrea per primo, ma si è subito rivelato interessato e pronto a sostenere la causa aiutandoci nel progetto!

 

Il caso vuole che la tua ultima release su mau5trap sia “Minor Rain”, tua prima (non ultima, vero?) collaborazione proprio con ATTLAS. É un segno oppure sto fantasticando?

Beh, come ho sempre detto collaborare con lui è stato emozionante. Ora ci sentiamo
soprattutto per scambiarci opinioni su nostre tracce. Qualche volta fantastichiamo anche noi
sul riprovare qualcosa assieme, ma per ora è astrazione…

 

Oggi esce HolyU “Afternoon with Pains” che ci hai fatto ascoltare in anteprima durante Recall Connects. É passato un anno dalla tua ultima release. Ci racconti se è cambiato qualcosa in HolyU?

Qualcosa è cambiato sicuramente perché cerco di evolvermi quotidianamente sia come artista che come professionista. A livello musicale, credo di essermi migliorato sotto alcuni aspetti: analizzo più a fondo le
produzioni, sono più critico, e ricerco una qualità e professionalità sempre maggiore. Anche il mio sound è leggermente diverso: ho cercato di rinfrescare i suoni mantenendo sempre quelle linee guida che mi hanno caratterizzato fino ad adesso. A parte tutto, sono contento di poter rilasciare nuova musica dopo parecchio tempo. Questa volta uscirò su Eternal Nights, un’etichetta di Los Angeles che mi ha contattato qualche mese addietro, sono molto disponibili.


Ci possiamo aspettare altre ID di HolyU durante la terza edizione di Recall Connects?

Absolutely, sono in cantiere un paio di brani interessanti di cui sono soddisfatto per come si stanno evolvendo!

 

Afternoon with Pains“: il titolo è piuttosto espressivo. Ci racconti la genesi di questa traccia? Che valore ha per HolyU?

Erano pomeriggi leggermente bui quando ho iniziato AwP, anche se io sono una persona volta sempre alla positività. Mi ero da pochi giorni operato al ginocchio, una cosa che ho patito abbastanza psicologicamente e quindi, in generale, mi ha provocato qualcosa che mi turbava. Ho sfruttato tutto ciò traducendolo in musica, o almeno, ci ho provato.

 

Le tue produzioni si riconoscono per un altissimo livello di sound design, confermato anche in quest’ultima release. Quanto hai lavorato su questa traccia?

Innanzitutto ti ringrazio, è un complimento per me. È stata concepita per lo più nel giugno scorso ed ultimata qualche mese dopo. In generale, io cerco di concretizzare i brani il prima possibile, così da non perdere il mood che mi ha ispirato nei vari progetti. Poi, chiaramente, l’ho ritoccata e aggiunto dettagli man mano: anche nel mixing, subito dopo averla firmata, ho cambiato leggermente dei particolari ad esempio, così da uscirne soddisfatto una volta terminata al 100%.

 

Personalmente, ho sentito un HolyU leggermente diverso. Pur confermandoti nella definizione di “organic and underground”, ti ho sentito più diretto ed incisivo con AwP.
Confermi?

Sì, è una traccia diversa dalle mie precedenti e da quelle che sto scrivendo ora, seppur abbia cercato di non allontanare troppo gli elementi che la compongono dal mio sound caratteristico. È un brano underground-trance insomma. Credo sia singolare anche per questo: probabilmente sarà l’unica mia traccia scritta in questa chiave.

 

Qual è l’habitat perfetto per questa traccia? Dove ritieni che possa esprimersi al meglio?

‘Afternoon with Pains’ l’ho voluta ambientare tra le nuvole: fin dall’inizio della scrittura è stato il cielo ad inspirarmi. I vari elementi melodici, le texture e l’arrangiamento mi danno l’impressione di “respirare”, il tutto condito da un tocco malinconico dettato dal mio umore in quei giorni. Lo stesso concept grafico della release è ispirato a tutto ciò: il tema è sui toni del blu, grigio, bianco, animato a ritmo scombussolato richiamando il cielo come elemento misterioso.

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Evento Facebook, 26 Aprile dalle ore 17:
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Stream ‘Afternoon with Pains’:
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About Matteo Florio

Fiorentino, laureato in Mediazione Linguistica e Culturale, bass-addicted, bass-lover, bass-head.. insomma: BASS. Vivo la mia vita con un paio di cuffie alle orecchie e cerco di raccontare a 360° la mia più grande passione: la Musica Elettronica. Ah, e mi piace deadmau5.

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