Il nuovo CoronaVirus ha frantumato ogni certezza sociale. Innumerevoli sono stati i danni umani, morali e fisici. Il mondo è stretto in una morsa che non da via d’uscita a nessun settore, compreso quello musicale.
Lo streaming musicale è in un certo senso lo specchio di questa discesa vertiginosa, nella quale pare salvarsi soltanto il colosso YouTube. Nella settimana tra il 13 e il 19 Marzo il conteggio degli stream nella Top 200 di Spotify è calato dell’11%, toccando quota 1,822 miliardi di ascolti. Ben 226 milioni in meno rispetto alla settimana precedente.
Negli Stati Uniti secondo BuzzAngle e Alpha Data, nella stessa settimana gli ascolti-stream sono stati 13,85 miliardi, l’8,8% in meno rispetto alla settimana precedente, che contava 15,188 miliardi. I numeri includono servizi come Apple Music, Spotify, Amazon Music e YouTube Music. BuzzAngle e Alpha Data hanno analizzato un dato significativo. Contemporaneamente al calo dello streaming audio, si è registrato un aumento dell’1,3% nel video streaming, che ha raggiunto i 2,73 miliardi su YouTube e AppleTV.
Sembra intangibile TikTok. I download dell’app di proprietà della ByteDance, secondo Sensor Tower, hanno toccato un +18% negli States. Gli utenti americani hanno inoltre speso $1,1 milioni all’interno dell’app, +34% rispetto alla settimana precedente al 16 Marzo (che contava soli $822,000). Situazione download a tratti simile in Italia dove sono stati 237000 nella settimana tra il 16 e il 22 Marzo, +35% rispetto alla precedente. Differente la spesa in-app, che ha subito un calo del 34% scendendo a $9,100.
L’Italia è sicuramente la nazione più in difficoltà, ma secondo BuzzAngle e Alpha Data che hanno monitorato la situazione dello Stivale, vi sono dei dati positivi. Nel 2019 lo streaming musicale aveva toccato un +26,7%, oggi gli stream sono passati da 684,8 a 683,1 milioni, ma è pur sempre vero che questo dato si è stabilito. Non si sono registrati altri cali significativi. Anche il video streaming ha numeri importanti: le views italiane di YouTube sono letteralmente impazzite, aumentando del 14.5% con 351,7 milioni di views. Un duro colpo è quello subìto dalla musica fisica, come riportato da FIMI, con un calo del 60%. Interessante anche l’analisi di Radiomonitor. Il totale di ascolti individuali per brano delle prime 200 tracce passate in radio è di 3,8 miliardi. Un aumento del 4,4% rispetto ai 2,95 miliardi della settimana precedente.
https://twitter.com/FIMI_IT/status/1242408065116192769
L’attuale crisi, prevede FIMI, contribuirà senza dubbio ad aggravare la situazione in cui verte il settore della musica fisica. Un blocco a 360° che tocca tutti: gli studi di registrazione, performance live, la produzione e la pubblicazione di nuova musica. L’unica speranza per questa industria, da tempo tormentata ma mai come ora, è il decreto Cura Italia, che con €10 miliardi per le industrie potrebbe aiutare quantomeno ad affrontare diversamente lo shock economico provocato dal Coronavirus.
Music freak, Techno head. Graduated at UNICAL in Communication Sciences. PointBlank Music Industry Diploma Student.