Viaggio Al Centro Della Musica - "Think", il sample usato da 45 anni
Viaggio Al Centro Della Musica – “Think”, il sample usato da 45 anni

Come tutte le cose, anche le canzoni hanno una loro storia, una storia che parte dall’idea e termina alla pubblicazione, fino a quando sono arrivati i disk jockey.
Negli anni ottanta, in cui la figura del dj iniziava a prendere forma e ad essere considerata una vera e propria professione, questi nuovi personaggi iniziano a rilasciare canzoni che richiamano a “cose” giá sentite.
All’inizio il mestiere del dj in studio consisteva nel “rubacchiare” di quá e di là parti di canzoni e farne una nuova, lavorare quindi su samples. Gran parte delle canzoni che ascoltiamo ogni giorno rimandano a pezzi del passato.
Tutti, anche i Coldplay, si sono ispirati almeno una volta a canzoni “giá sentite”. A volte é successo che l’artista della traccia originaria abbia bloccato la pubblicazione del nuovo singolo per infrazione di copyright, per esempio i Jackson Five, o i Pink Floid, che per poter utilizzare le loro canzoni devono essere ri-registrati i suoni e le acapelle.
Ma il più delle volte si riesce a bypassare questo problema.
Questo “rubacchiare” non é mai stato visto dagli esperti del settore nell’accezione negativa del termine, al contrario il produttore che si ispira ad altre canzoni è visto come intenditore della musica a 360 gradi.
Perchè ricordiamo, non si può iniziare a produrre musica EDM senza conoscere gli Chic, le Sister Sledge, la musica anni ’70, là dove tutto cominciò.

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Nile Rodgers, Bernard Edwards e le Sister Sledge in studio di registrazione

Settembre 1991, la label statunitense Epic Records pubblica il cd singolo, la musicassetta e il 7 giri di “Everybody’s Free (To Feel Good)” di Rozalla.
Siamo agli inizi della cosiddetta musica eurodance, quella dance fatta di cassa e acapella profonda, con un ritornello che ti entra nella testa e che lo canti allo sfinimento.
Nigel Swanston e Tim Cox scrivono il testo e lo fanno cantare alla giovane Rozalla Miller, cantante zambiana che per cercare successo si era trasferita un anno prima in Gran Bretagna.
Il pezzo è stato una vera e propria bomba, ha conquistato tutta l’Europa, e non solo. Primo nella Billboard Hot Dance Americana, ha travolto anche il quinto Continente.
Ancora oggi se si pensa alla dance anni ’90 una delle prime canzoni che vengono in mente è questa.

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Rozalla Miller in una foto degli anni ’90

Nel corso degli anni è stata utilizzata in varie occasioni da altri dj/produttori. Che si ricordano tutti è sicuramente “Sound Of Freedom“, produzione del 2007 di Bob Sinclar che riprendere il vocal e ne fa la hit di quella stagione.
Ma non è l’unico: il misterioso Minsterman nel 1999 rilascia “Free“, e poi anche nel 2016, i Chase & Status ne fanno la versione drum&bass accompagnata anche dalla voce di George The Poet, e la richiamano “Spoken Word“.

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Bob Sinclar nel pieno dei suoi 35 anni

Dopo 15 anni dalla prima pubblicazione, nel 2016 è uscito il remix in chiave moderna del pezzo. E’ la versione tropical house di Florian Kempers intitolata per l’appunto “Everybody’s Free 2016“. E per chiudere il cerchio è da pochi giorni stato rilasciato il re-edit in stile future bass, remix di Jerome, pubblicato dalla MIND THE FLOOR / DO IT YOURSELF.


Ma abbiamo iniziato a parlare di sample giusto? Ecco, scomponiamo la canzone. Se si ascolta bene la base, si nota un riff già sentito da qualche parte. Gli amanti dell’hip hop, soprattutto old school, sanno benissimo di cosa stiamo parlando.
E’ il sample che si ripete in “It Takes Two” di Rob Base & DJ E-Z Rock. Un mostro sacro di questo genere, uscito nel 1988, prodotto fra le strade di Harlem, New York.

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Rob Base & DJ E-Z Rock dal ghetto di Harlem

Bene, questo suono, questa base è stata usata una quantità di volte impressionante da quel momento in poi. Qualcuno sostiene che si senta in altre 1761 canzoni. House underground, tech-house, hip-hop, ma non solo, dance-pop-commerciale, EDM, in questi e altri generi si ritrova e riascolta puntualmente il campione. “It Takes Scoop” di Fatman Scoop (2004), “Nobody To Love” dei Sigma (2014), “Check It Out!” del 2010 di Nicky Minaj e Will.I.Am.
Ma mille altri esempi si potrebbero fare. E’ diventato un sample che quasi viene usato inconsciamente dai dj, che comunque valorizza e da spessore al pezzo di per se. Un sample senza età, nato per caso nella west coast da quei due geni di Rob Base & DJ E-Z Rock.
Ed è qui che invece va fatta una rettifica. In realtà, il campione non proviene dal pezzo hip-hop del 1988, ma a sua volta era stato ripreso da una canzone funky/soul del 1972. Prodotta dal pioniere della musica gospel e blues James Brown, la traccia nativa del riff è “Think (About It)” di Lyn Collins.

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Lyn Collins, cantante afro-americana

Come dicevo in apertura, la genialità e bravura del produttore sta nel conoscere la musica, nel ricercarla, nell’ascoltarla.
E’ bello ma anche giusto sapere quello che si sta ascoltando, da dove provengono i suoni, le voci, le note, perché comunque la verità è che l’acqua calda è già stata scoperta anni fa. E questo sample ne è la dimostrazione, un sample che viene usato da 45 anni e che continuerà ad essere usato.


Vi consigliamo di ascoltare l’audio-articolo ad inizio pagina, la storia raccontata sulle note di queste canzoni.

About Jacopo Casalaspro

Architetto di giorno, esploratore della club culture di notte. Appassionato di musica elettronica, radio e music-travelling, puoi trovare piccoli stralci della mia vita sul mio Instagram @djacopo93 In the place to be!

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