L’ADE si è concluso, il 2016 volge al termine e abbiamo la nostra nuova classifica Top 100 DJMag.

Premetto che questo non è un articolo che vuole trattare della classifica sopracitata, se ne parla anche fin troppo finendo per dare importanza ad un dato che, per più di un motivo, è decisamente “sballato“, tuttavia vale la pena far notare che siccome il voto è dato dai fan, analizzare come salgono e scendono gli artisti di anno in anno può darci una buona idea di cosa piace oppure va di moda.

Quest’anno abbiamo assistito ad un cambio di rotta da parte della musica EDM che da qualche anno ormai era satura di produzioni Big Room e Progressive con la solita struttura e caratterizzata dalla mitica “cassa dritta” a 128 BPM.

Quest’aria di cambiamento ce la trasciniamo dietro già da un anno: prima il Reggaeton, passando per la Bass House e l’Hardstyle e finendo con la Trap, sono tutti generi che si sono affacciati sulla scena fino a diventare parti integranti dei set nei migliori festival del mondo.

Non fraintendiamoci, erano tutti generi già presenti nel mondo della musica elettronica, tuttavia pochi erano gli artisti che inserivano questa tipologia di produzioni nei propri set quando si trovavano davanti al pubblico di Tomorrowland o UMF.

Quest’anno tutta l’Europa, Italia compresa, è stata investita da un amore incondizionato per la Trap e ogni suo sottogenere, tendenza nata inizialmente oltreoceano.

Possiamo ritenerci felici di questo cambiamento? Direi proprio di SI.

Era un po’ di tempo che il dominio dei 128 BPM si era ormai trasformato in monotonia, tanto che molte release, anche sulle label più rinomate, si assomigliavano tutte tra loro e la situazione incominciava a diventare imbarazzante.

Uno dei generi che sempre più ha preso piede all’interno della scena EDM dall’inizio del 2016 ad adesso, e che non accenna a fermarsi è la Future Bass, ed è proprio il genere su cui vorrei concentrarmi.

Ci sono più artisti esponenti di questo genere, alcuni dei quali, sfortunatamente, sconosciuti a molti, ma che meriterebbero l’attenzione di tutto il pubblico, dai più appassionati agli occasionali.

Se non mi credete date un’occhiata alla lista di artisti qui sotto e vi renderete conto di come la Future Bass ha le caratteristiche per diventare uno dei prossimi generi di punta all’interno della musica elettronica:

1. Illenium

Questo nome potrebbe non dirvi nulla, ma se gli date una possibilità diventerà presto uno dei vostri artisti preferiti.

Giovanissimo può già vantare singoli di successo come “Afterlife“, collaborazioni con produttori del calibro di Seven Lions e Said The Sky e Remix di tormentoni come “Don’t let me down” dei Chainsmokers che hanno raggiunto più di 100 milioni di visual su youtube.

Quest’anno ha anche rilasciato una delle sue produzioni più attese, il Remix di “Say It” di Flume.


2. Snavs e Fabian Mazur

Se vi state chiedendo come possano suonare Trap e Future Bass insieme la risposta ve la danno questi due artisti.

Le loro produzioni sono delle vere bombe, si son fatti strada fino a una delle label più popolari di musica elettronica (Spinnin’) e continuano a guadagnare fans in giro per il mondo.

L’unico consiglio che posso darvi se non li conoscete è quello di ascoltare sempre entrambi i drop delle loro canzoni.


3. Not Your Dope

Probabilmente il meno conosciuto degli artisti che ho citato fin’ora ma sicuramente uno di quelli che merita più attenzione.

Produzioni incredibili e uniche che poco a poco stanno ottenendo sempre più fama e attirando gli interessi di molti altri artisti.

Date un ascolto e non ve ne pentirete, potreste diventare uno dei fan che lo avrà sostenuto sin dall’inizio quando forse, tra qualche anno, sarà una nuova star internazionale.


Ci sono poi altri due artisti che vorrei citare perchè hanno permesso che questo genere richiamasse l’attenzione di un pubblico più vasto possibile: Flume  e Martin Garrix.

(Ovviamente non li ho inseriti nella lista precedente perchè giocano in un “campionato di popolarità” differente)

Flume è anni ormai che è riconosciuto da moltissimi come uno dei migliori produttori del momento; le sue tracce sono tutte molto particolari ma sono riuscite a conquistare una fetta di pubblico decisamente larga.

Quest’anno la pubblicazione dell’ album “Skin” gli ha anche permesso di entrare alla 94esima posizione della top 100 traguardo che, se teniamo conto della particolarità della musica che produce e della totale assenza di pubblicità, non è da sottovalutare.

Garrix vi starete chiedendo perchè mi son sentito di citarlo.

Come ho detto all’inizio le classifiche lasciano il tempo che trovano, tuttavia diamogli il merito di essere il nuovo #1 e analizziamo le ultime canzoni pubblicate.

Tra i suoi più grandi successi commerciali quest’anno c’è “In the name of Love” e indovinate a quale genere si è ispirato? Sì, esatto…

About Gregorio Citterio

Laureato in Informatica presso l'Università Statale di Milano, appassionato di musica elettronica e sound design. Autore delle rubriche "Serum Tutorial" e "The Dark Side of EDM".

View all posts by Gregorio Citterio