L’arrivo del primo caldo e dei primi giorni di giugno vuol dire solo una cosa per gli appassionati italiani (ed europei ormai) di musica dance/elettronica (e non solo ormai): Nameless Festival.
Come mai prima d’ora quest’anno Nameless ha stupito tutti con una produzione mai vista in Italia in termini di numero di palchi, produzione e line-up.
Il 2-3-4 Giugno Nameless ha accolto oltre 100.000 persone a presenziare in una delle kermesse più importanti in Italia.
Guarda tutti i nostri highlights qui, dove per quest’edizione abbiamo deciso di fare mini-sondaggi sugli artisti e i palchi più attesi!
Ripartendo da dove eravamo rimasti lo scorso anno, vi è stata la conferma dell’importante cambio di location dalla sede storica di Barzio ad Annone di Brianza.
In questa edizione vi erano presenti 4 palchi e uno “speciale”:
– l nuovo Mainstage OpenAir dove si sono esibiti DJ di fama mondale assieme a cantanti affermati in Italia e nuove realtà già di successo in altri paesi (come 070 Shake e Tokisha)
– il Molinari Tent, ritrovo per tutta la clientela storica di Nameless legata alle prime edizioni completamente dance/elettroniche dove ad inaugurare le tre giornate sono stati i vincitori del tradizionale contest che su 10 finalisti ha premiato Cave Studio, Thai.oh e AVE.
– il nuovo Live Stage OpenAir con uno palco con Ledwall molto simile a quello dello scorso anno, dove si sono esibiti rapper affermati come Ernia, rapper emergenti come Icy Subzero, Anna e Diss Gacha, e live band che hanno emozionato il pubblico come La Sad;
– l’Igloo Stage la cui particolarità quest’anno in ottica sostenibilità è stata l’alimentazione al 100% di energia green.
– Infine lo stage “speciale” è stato come lo scorso anno il RedBull Unforeseen ed è stato ricco di sorprese come il B4B di domenica pomeriggio tra Greg Willen, Marauda, AutomHate e Young Miles.
https://www.youtube.com/shorts/yhI0-iVUxVM
L’offerta musicale di Nameless Festival non è mai stata varia come quest’anno. In lineup non erano solo presenti personaggi storici della musica elettronica come Paul Kalkbrenner, Skrillex e Benny Benassi. Ovviamente non sono mancati gli artisti italiani di cartello capaci di registrare sold out in stadi e palasport come Salmo e Ernia e artisti internazionali presenti nelle maggiori Line Up mondiali come 070 Shake, Tokisha e ArrDee. Questo mix ci ha fatto assaporare il gusto di essere in un festival internazionale dove il cliente ha la possibilità di godere della performance di quell’artista straniero che ha sempre ritrovato nelle Line Up mastodontiche di Festival come Lollapalooza e Coachella e che fino ad ad ora aveva sentito giusto qualche volta su Spotify, visto nei reel di Instagram o valutato di andare ad ascoltare all’estero.
Venendo alle singole giornate partiamo dalla ormai rinomata data 0 per i residenti. Questa giornata bonus è ancora una volta un omaggio agli abitanti dell’Oggionese: giovedì 1° giugno infatti sono saliti sul palco Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso per un indimenticabile Deejay Time sulle note delle hit degli anni ’90 e della musica dance. La serata, nemmeno a dirlo, ha anticipato con successo i tre giorni canonici seguenti. Tutti gli ospiti residenti della zona hanno vissuto l’esperienza con gioia e felicità; vedere bambini, famiglie e persone delle più svariate età ballare e cantare sulle note della Deejay Time dimostra l’attaccamento e la curiosità che hanno i cittadini per il festival. Questo tributo agli abitanti dell’Oggionese è la cartina tornasole di ciò che vuole rappresentare Nameless: non più solo un festival targettizzato al panorama elettronico e al suo pubblico ma un’esperienza musicale a tutto tondo che porta l’amore per la musica e per l’arte ad unire mondi e persone differenti.
DAY 1
A farne da padrone è stato l’headliner: Paul Kalkbrenner. Il richiamo del pubblico è stato immenso, nelle sue due ore di set è stato in grado emozionare la folla con tracce come “Sky and Sand”, “Feed Your Head”, “No Goodbye” e “Part Ten”.
Il pubblico ha apprezzato notevolmente le esibizioni di guest a rappresentanza della scena Drum n Bass come Hedex, DJ Hype e Gyrofield.
Qui l’intro di Hedex, uno dei momenti in cui le immancabili community (pazze e pazzesche) del Nameless come TBA Crew e Settore Molesto hanno dato il meglio.
https://www.youtube.com/shorts/TZ7QHmbbhRk
Nel Live stage si sono esibiti tra gli altri Olly, Rose Villain, Rosa Chemical e il discusso Rondodasosa.
Non hanno deluso le aspettative i The Caracal Project, Sonny Fodera, Malaa e Matroda che dal Molinari Tent ha proposto un set dove era impossibile non ballare.
https://www.youtube.com/shorts/IMvHyaR2t0Q
DAY 2
È stato il giorno più atteso dal pubblico. Dopo le sue ultime due apparizioni nel 2015 a Milano e nel 2016 a Gallipoli è tornato in Italia uno degli artisti più importanti della scena: Skrillex. Nei 90 minuti di performance ha fatto divertire il pubblico con il suo nuovo sound, apprezzato negli ultimi due album “Quest For Fire” e “Don’t Get Too Close” e tutte le nuove produzioni che da qualche tempo accompagnano questa sua nuova e ritrovata creatività musicale, tra cui “Rumble” e “Jungle” e unreleased come “Badass“. Non sono mancati i momenti d’emozione e nostalgia con tracce storiche come “Where are u Now”, “Make it bun dem”, “Right In”, “Summit” e “Cinema” in chiusura di set.
https://www.youtube.com/shorts/8cLCUtD2Cxc
Sempre di sabato si sono esibiti artisti che hanno richiamato tantissimo pubblico come Salmo, Merk & Kremont, Chris Lake, Ernia, Mara Sattei e molti altri.
https://www.youtube.com/shorts/RjyDycBbu4U
E poi il nostro amato EDMMARO, quest’ultimo si è esibito al Molinari Tent e come al solito non ha mancato di richiamare tutto a se il pubblico storico di Nameless tanto da creare una vera migrazione da tutti gli altri palchi.
DAY 3
Mentre nel Live stage si sono esibiti Il Pagante (con il nuovo singolo prodotto da MorganJ), Slings, ANNA e nel Molinari Tent stato il turno di Mau P che ha conquistato tutti con la sua hit “Drugs From Amsterdam” e la nuova “Booty Bounce” (guarda la nostra intervista con lui ad ADE 2022), Hugel e Dom Dolla (entrambi con i nuovi freschissimi singoli “Es Un Secreto” del primo e “Eat Your Man” del secondo pubblicati il 2 Giugno) e Gordo nella Molinari Tent che ha invitato Lazza in consolle per poi suonare un remix di “Cenere”!
https://www.youtube.com/shorts/T9hXPWbvvlI
https://www.youtube.com/shorts/M9a1M4CilAQ
@namelessfestival Lazza with Gordo playing Cenere Remix #nameless #festival #Namelessfestival2023 #techno
In Line Up nel Mainstage erano presenti anche il grande Benny Benassi che ha testato 3 nuove ID con una reaction pazzesca, Oliver Heldens e Lost Frequencies che hanno scaldato per bene il pubblico con i loro set incisivi in vista dell’ultimo grande ritorno in Italia di HARDWELL.
Il DJ olandese è stato in grado di ripagare istantaneamente in emozioni il pubblico accorso per lui nonostante la situazione climatica a dir poco avversa. Durante la serata di domenica sono infatti scesi oltre 100ml di pioggia in 2 ore che hanno segnato le ultime 3 ore del festival.
Nonostante la pioggia fosse incessante, il pubblico non ha smesso di ballare e di emozionarsi e se tra i tanti disagi portati dalla tempesta, tra la ricerca matta di mantelle, corse per trovare riparo (e andava bene anche un bagno chimico) macchine e persone nel fango.. Una scena all’uscita conferma che Nameless è già immortale: un gruppo di amici, ci piace pensare magari anche conosciutosi li, che col sorriso passeggiavano abbracciati nel fiume di pioggia urlando in coro “Na-me-less, Na-me-less”.
Ogni giornata di questo straordinario evento è stata chiusa da uno spettacolo di droni che hanno unito creatività e innovazione per regalare al pubblico un’esperienza visiva senza precedenti. Nameless è il primo festival a presentare questo tipo di show in Italia!
Sono stati impiegati come strumenti artistici, danzando nel cielo notturno e creando forme luminose mozzafiato. Attraverso una perfetta sincronizzazione, questi dispositivi volanti hanno generato spettacolari giochi di luce, dando vita a coreografie complesse e coinvolgenti. L’utilizzo dei droni ha consentito di spingere oltre i limiti delle tradizionali performance di luci, portando l’arte e lo spettacolo a nuove vette. I movimenti fluidi dei droni nel cielo, combinati con una varietà di colori e pattern, hanno catturato l’immaginazione del pubblico, creando un’atmosfera magica e suggestiva. Questo spettacolo di luci innovativo ha rappresentato un vero e proprio connubio tra l’arte visiva e la tecnologia moderna. Ha dimostrato come l’utilizzo creativo dei droni possa trasformare un evento in qualcosa di straordinario, lasciando il pubblico a bocca aperta e con un ricordo indelebile del cielo notturno utilizzato come un palcoscenico luminoso per il simbolo di Nameless.
Siamo sicuri che questa edizione verrà ricordata per molte motivazioni: tra le principali sicuramente per l’enorme offerta musicale e per quel che Nameless Festival ormai rappresenta per il pubblico italiano, un’esperienza di livello internazionale che guarda al futuro con gli occhi e la mentalità di chi crede che con l’impegno e il sudore i sogni si possano avverare.
Allo stesso modo quest’anno si deve riflettere anche sulla gestione di alcuni non trascurabili disservizi affrontati durante i tre giorni di evento, a partire dal servizio navette: migliaia di clienti hanno purtroppo perso ore di festival a causa dei pochi pullman disponibili quest’anno, 4 a disposizione contro gli 11 dello scorso anno. Lo spostamento dall’area dedicata alle navette si trovava a 25 minuti a piedi tra i campi e i boschi che di sera diventavano poco pratici e potenzialmente pericolosi.
Una problematica riscontrata soprattutto nel Molinari Tent stage è stata quella dell’accavallamento audio con il mainstage, forse dovuto a tratti allo spostamento d’aria oppure alla vicinanza tra i palchi, posizionati sicuramente nel modo più strategico e comodo per lo spostamento di ascolto dei partecipanti.
Altre problematiche minori emerse sono state la carenza di punti ristoro e bar dove potersi rinfrescare e carenza di punti per ricaricare i braccialetti. Rispetto agli scorsi anni le attese, specialmente per consumare, si sono quasi raddoppiate.
Andare a un festival, ma anche a un concerto, vuol dire correre dei rischi specialmente quando il tempo è incerto. L’acquazzone e i disagi causati dal fango, (soprattutto nei parcheggi)sono stati ben risolti dall’organizzazione (Bravi!) e prima del festival hanno usato molto bene i propri canali di comunicazione per informare in modo adeguato gli ospiti. Il maltempo non è durato l’intera giornata di chiusura e per fortuna non ha causato disastri come quelli avvenuti a Creamfields nel 2012, tuttavia rimane sempre spiacevole chiudere una kermesse di 3 giorni così importante per il nostro paese con acqua a catinelle senza il consueto show dove è quasi impossibile non commuoversi.
Nonostante i disservizi verificatisi, sia il team organizzativo che i partecipanti hanno dimostrato una notevole resilienza. I problemi logistici sono stati affrontati prontamente e con professionalità, garantendo che le questioni fossero risolte nel minor tempo possibile. La sicurezza e il benessere dei partecipanti sono stati prioritari in ogni momento, e il personale addetto ha lavorato instancabilmente per garantire un ambiente sicuro e confortevole. È importante riconoscere che la complessità dell’evento, data la sua crescente popolarità, ha richiesto una pianificazione e un’organizzazione sempre più sofisticate. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il successo è stato innegabile. L’energia e l’entusiasmo dei partecipanti, uniti all’incredibile talento degli artisti presenti, hanno creato un’esperienza unica e indimenticabile.
Il festival registra una crescita in termini di affluenza e offerta non trascurabile di anno in anno, attirando un pubblico sempre più vasto e appassionato. L’entusiasmo generato attorno a Nameless supera ogni aspettativa, portando sempre un numero di partecipanti mai visto in precedenza. È inevitabile che questa crescita così rapida e massiccia presenti alcune difficoltà organizzative, ma va riconosciuto il lavoro instancabile e gli sforzi degli organizzatori dell’evento per far fronte a questa sfida.
Tirando una riga finale a quella che è stata la nostra Nameless Experience possiamo dire che l’evento ha fatto un enorme passo in avanti verso i vari festival di caratura internazionale e con un occhio ai dettagli e ai servizi lì raggiungerà sicuramente negli anni a venire.
Ci auguriamo che anche le istituzioni possano continuare a supportare ed essere parte attiva nella promozione del festival viste le conseguenze positive che ha su tutto il territorio circostante in termini di economia, turismo e proposizione culturale. Il patrocinio di 3 comuni e della Provincia di Lecco non è sufficiente vista l’importanza e il ruolo che Nameless ricopre anche in chiave economica per tutto il territorio del Nord della Lombardia. Altre realtà italiane come Futur Festival godono di patrocini importanti, tra cui il prestigioso patrocinio della Commissione Europea dal 2016.
La prossima undicesima edizione di questo evento straordinario si terrà il 14, 15 e 16 GIUGNO 2024.
L’entusiasmo attorno a questo appuntamento è stato così travolgente che i biglietti Tier 1, annunciati di recente, sono già andati sold out. Ciò dimostra l’incredibile attesa e il desiderio del pubblico di partecipare nuovamente a Nameless. Non resta che aspettare con trepidazione l’inizio di questa nuova indimenticabile esperienza.
Laureato in Informatica presso l’Università Statale di Milano, appassionato di musica elettronica e sound design.
Autore delle rubriche “Serum Tutorial” e “The Dark Side of EDM”.