Pochi giorni fa, il Fabric di Londra, una tra le discoteche più importanti al mondo, innovatrice e all’avanguardia specialmente nella scelta dei generi musicali e dei suoi ospiti, ha deciso di chiudere i battenti per questo weekend.
La notizia arriva dopo la seconda morte per overdose, nel giro di soli 9 mesi, di un altro ragazzo neo-maggiorenne. La chiusura non è stata dettata da un imposizione delle autorità, ma da una scelta degli stessi organizzatori, come rivela il loro comunicato ufficiale: “Con l’obiettivo di capire come sia potuto accadere, ci siamo accordati con la polizia e con altre agenzie per sospendere le nostre attività durante le investigazioni. Il club resterà perciò chiuso questo weekend”. Ecco il comunicato completo: qui.
L’anno scorso anche in Italia, diverse discoteche sono state chiuse a causa di fenomeni di spaccio al suo interno o per overdose di alcuni giovani clienti. Il caso più emblematico è stato sicuramente la morte di Lamberto Lucciconi nel parcheggio del Cocoricò, che ha portato alla sospensione dell’attività della discoteca più famosa d’Italia per ben 4 mesi.
Non c’è solo il club riccionese ad aver subito una chiusura forzata da parte delle forze dell’ordine. Poco tempo dopo, infatti, anche nella località balneare di Lignano Sabbiadoro, la discoteca Kursaal ha subito la stessa sorte, uno stop forzato per 15 giorni, poiché una giovane minorenne era svenuta dopo aver comprato e consumato della droga nei bagni del locale.
Ma qual è il rapporto che si instaura tra i giovani, i club e le droghe?
Alcuni studi recenti hanno evidenziato come sia in aumento tra i giovani l’utilizzo di cocaina, MDMA, ecstasy, droghe sintetiche e molto altro, senza dimenticarci dei litri di alcool che vengono ingeriti da molti giovanissimi e che spesso richiedono addirittura l’intervento dei sanitari. Inoltre ad accrescere questo fenomeno è anche la facilità con cui si riesce a reperire le più disparate droghe. Tante discoteche, infatti, stanno diventando delle vere e proprie “piazze di spaccio”: all’interno di numerosi club non risultata difficile trovare gente che fa utilizzo di cocaina oppure sentire semplicemente odore di marijuana. E’ ancora più facile reperire ogni tipo di droga nei pressi delle navette che accompagnano nelle varie discoteche.
Se una volta l’utilizzo di queste sostanze stupefacenti era più comune tra i giovani “ribelli” o con situazioni problematiche, ora per molti la droga è diventato l’ingrediente principale per la propria serata in discoteca. A dirla tutta sembra che il vero “ribelle” sia quello che non cerca lo “sballo” e che decide di andare in discoteca per sentire il suo Dj preferito o semplicemente per fare un po’ di festa con i suoi amici.
Purtroppo il fenomeno dell’assunzione di droghe sta colpendo sempre di più i giovani, che dovrebbero tenere a mente che la vita è una sola e che le “stupidaggini” si pagano, talvolta a caro prezzo…