Amsterdam Dance Event è un momento magico nel calendario: una settimana che raduna oltre 450.000 persone sotto la stessa città, da centinaia di nazioni diverse, che siano fan, addetti ai lavori o semplici turisti, Amsterdam accoglie tutti tingendosi di giallo e facendo del quattro quarti il suo inno ufficiale.
Anche quest’anno il team di
youBEAT è stato ospite dell’evento, partecipando ai migliori party del calendario.
Questo è il nostro report.

Protocol Recordings – Melkweg

by Stefano Ranieri

Casa di moltissimi altri eventi di questo ADE, il Melkweg ha ospitato, nella sua lunga settimana, l’annuale Protocol Recordings label party di Nicky Romero.
Oltre ai numerosi e già annunciati artisti del roster Protocol, tra cui anche gli italiani FaderX e Maximals, a fine serata si sono succeduti  alla consolle diversi special guests, come Benny Benassi, Timmy Trumpet e Fedde Le Grand, in un superstar dj turmoil (abbastanza confuso) che ha lasciato basito l’intero mainstage.
Ottima l’idea, un po’ meno la realizzazione.

Boys Noize @ G-Star RAW BRAVE – Rijksmuseum Bicycle Passage

by Giulia Sussi

Nel preserata di giovedì 17, ci avventuriamo ad un evento un po’ insolito: G-Star Raw Rave.
A renderlo tale è la location scelta dalla famosa società d’abbigliamento olandese, che per celebrare il trentesimo anniversario di attività, ha deciso di organizzare un “Rave” nel famoso “Rijkspassage”, ovvero il sottopassaggio che porta da Museumplein al Rijksmuseum.
Ospite d’eccezione della venue è il famoso DJ berlinese Boys Noize.
Per accedere all’evento bisognava pre-registrarsi ed attendere una mail di conferma in caso di vittoria del ticket. Altrimenti pochi biglietti limitati si potevano acquistare all’ingresso.
A colpirci è stato sopratutto il modo in cui la location è stata allestita ad hoc. Il lungo corridoio era composto di due ledwall posti alle estremità di ogni arcata fino a raggiungere la consolle. Il tutto creava un gioco di luci e prospettiva davvero suggestivo.
Un’altra osservazione che abbiamo riscontrato fin subito è stata la presenza di un pubblico principalmente olandese, questo a dimostrare l’importanza del marchio organizzatore nel paese.
Per quanto riguarda il dj set di Boys Noize, seppur per mancanza di tempo non abbiamo potuto assistere all’intero live, lo abbiamo trovato piacevole e coinvolgente, ma sopratutto adatto alla tipologia di evento e alla location.

Monstercat: Uncaged // A night with bitbird – Melkweg

by Stefano Ranieri

Il Melkweg è uno dei punti nevralgici attorno cui ruota la nightlife della città, effetto amplificato quando ci troviamo sotto ADE.
Lo storico locale, presenza fissa nella classifica dei club migliori del mondo, ospita ormai da tre anni un doppio evento con biglietto unico: quest’anno l’onere e onore è ricaduto sui party delle label Monstercat e Bitbird.
Alla prima label sono affidate le due sale principali, mentre l’etichetta di San Holo è relegata alla sala congressi, più grande e spaziosa.

Entrambe le lineup vantano nomi di altissimo calibro: Gammer, Slender, The Bloody Beetroots, Tokyo Machine, Seven Lion e bossfight per Monstercat; San Holo, Droeloe, Taska Black e l’esordio europeo del live show di What So Not per Bitbird.
L’hype per i due eventi vedeva l’intero locale spostarsi dal primo al secondo showcase e viceversa, in un esodo di ravers sopraffatti dalla quantità e qualità degli ospiti.
Difficile dire chi abbia “vinto” alla fine, quel che conta è stato esserci.

Beatport Live w/ Jack Back & Mark Knight – A’DAM Tower

by Rudenzio Cassago
La giornata di venerdì 17 ci ha offerto anche la possibilità di accedere ad un party privato ed esclusivo come quello di Beatport Live. Un party come questo non poteva che tenersi in una location altrettanto esclusiva come gli ultimi piani della A’DAM Tower, il Loft e il Lookout. 
La scaletta dell’evento ha visto esibirsi tre grandi artisti tra le 17 e le 21, orario nel quale oltre alla location ci è stato possibile ammirare uno spettacolare tramonto inaspettato che ha reso la situazione ancora più emozionante. Funktion 1 accesso. Pronti, partenza via! La festa comincia con un set tech house davvero ben strutturato e frizzante di Martin Ikin, che ha acceso la folla con la sua ultima uscita su Catch & Release, Hooked. Proprio nel momento centrale del party, con il tramonto all’orizonte, ha messo mano alla consolle Mark Knight, che ha rincarato la dose con un set più morbido e melodico, con elementi di tech, progressive, e house pura. 
Ciliegina sulla torta, proprio quando il sole stava per spegnersi, è stato l’ospite più atteso ad illuminare la dancefloor. David Guetta entra infatti nel loft in punta di piedi nel locale, quasi in sordina, con una modestia invidiabile e anche per questo ricambiato con tanto affetto. 
Per l’occasione nelle vesti di Jack Back, suo progetto parallelo di stampo tech house, ha proposto un set energico quanto tecnicamente impeccabile, nonostante a nostro avviso, visto l’orario si sia anche trattenuto un po’. 
Tchami x Malaa presents: No Redemption – Paradiso
by Giulia Sussi

Nel tardo pomeriggio della terza giornata di ADE, ci prepariamo a partecipare a una serata che non ha bisogno di presentazioni: “Tchami x Malaa presents: No Redemption”.
Le aspettative sono alte, nonostante i due dj e produttori francesi si siano già esibiti precedentemente in giro per l’Italia, il fatto di assistere al loro show insieme ci entusiasmava.
La location era un altro grande punto a favore, il Club Paradiso. Uno dei locali più suggestivi della città, e non solo (a nostro parere). Il nome “Paradiso” deriva proprio dal fatto che la costruzione in passato era una Chiesa, negli anni ’70 fu rilevata da un gruppo di hippy e trasformata in un locale notturno.

Al nostro ingresso rimaniamo estasiati dalla maestosità dell’edificio: oltre alla “navata principale”, tramutata in pista da ballo, se si volge lo sguardo verso l’alto troviamo altri due piani di balconate dai quali si gode di una visuale ottimale dello stage. A nostro avviso il punto forte di tutto ciò sono i ledwall, i quali sono perfettamente incastonati nella vetrata posta dietro quello che una volta era l’altare e che oggi ospita le consolle. Il tutto creava un gioco di luci davvero suggestivo, e un’atmosfera quasi mistica.

Ad aprire la serata troviamo Dombresky, il quale si ambienta bene scaldando la pista con un set principalmente bass e tech-house.
A set terminato ci viene proposta per ripetuti minuti una musica di sottofondo, volta a creare suspance per la performance principale.
All’estrema sinistra troviamo Tchami, mentre a destra Malaa. Un set durato poco più di un’ora. A nostro avviso, malgrado le aspettative, è stato un set sottotono, ad esclusione degli ultimi momenti. La folla comunque ha reagito bene, sopratutto su tracce rinomate come “Summer 99” o “Made in France”. Probabilmente se non fosse per la location il nostro voto non sarebbe completamente sufficiente, e da quella che è una coppia ormai del tutto in ascesa, ci aspettavamo molto di più.

Markus Schulz: Open To Close – Melkweg

by Rudenzio Cassago
Siamo tornati anche al Melkweg nella notte di venerdì per assistere all’evento serale che ha visto protagonista Markus Schulz, celebre dj e produttore trance tedesco. “Open to Close” per lui (ormai al 4 anno consecutivo durante ADE) in questa sala del locale, perfetta per l’occasione sia per l’allestimento consolle con diversi led wall scomposti, che per la spettacolare serie di americane costellate di Beam che sono state giostrate con maestria a ritmo della musica di Markus. Un set imponente, ancor più emozionante averlo potuto vivere direttamente dalla consolle a pochi metri dal proprietario della ColdHarbour Recodings. Ci ha stupito la completezza del selezione musicale, una scarrellata di dischi della vecchia scuola trance, ma anche molta modernità nella scelta dei suoni, il tutto armonizzato da elementi di progressive. Il numeroso pubblico si è lasciato accompagnare da Markus Schulz fino a poco prima dell’alba, dimostrando sia affetto verso l’artista, sia il fatto che la sua polivalenza all’interno del genere trance nonostante i suoi siano ormai tanti anni di attività ha ancora molto appeal e non ha intenzione di fermarsi proprio ora. 


Martin Garrix Presents: The ETHER – Rai Amsterdam

by Stefano Ranieri
Martin Garrix e l’ADE sono un binomio ormai inscindibile, questa è la città che ha dato i natali alla giovane superstar e che lo ha incoronato  come n.1 Dj of the world per tre anni di fila secondo DJ Mag.
Il suo spettacolo al RAI è uno degli eventi più attesi del calendario, sia per l’ospite d’eccezione, sia per l’opulenza e l’ambizione dietro i suoi live show.
Quest’anno è la volta di ETHER, spettacolo audiovisivo proposto in due serate (una solo 18+ e una aperta anche ai più giovani)  in cui l’intero padiglione RAI diventa parte della scenografia, dall’enorme mainstage che fa concorrenza come costruzione a quello dell’AMF all’intero soffitto semovente composto da un’intera rete di tubi luminosi che si flette e si accende a tempo di musica, oltre alle centinaia di luci dinamiche sparse per la venue e ai “soliti” effetti come fuochi, cannoni di CO2 e pyro.
Uno show che lascia a bocca aperta, sia per impianto audio sia, come detto, per l’intera produzione che rapisce mente e corpo di qualunque ascoltatore, lasciando la presa solo a set terminato.

Amsterdam Music Festival (AMF) – Johan Crujiff Arena

by Giulia Sussi
E’ il momento di prendere parte alla serata d’eccellenza della kermesse, Sabato 19 Ottobre poco dopo cena ci avviamo verso la Johan Crujiff Arena, sede delle partite calcistiche dell’Ajax, tramutata  in un’ enorme pista da ballo. Qui si celebra l’Amsterdam Music Festival, celebre serata durante la quale ogni anno viene annunciata la Top 100 Dj Mag.
Oltre 40’000 persone da 100 nazionalità differenti hanno preso parte all’appena conclusa edizione, un successo quindi più che confermato.
La line-up presentava nomi del calibro di David Guetta, Tiesto, Alesso, Coone, Don Diablo, Jonas Blue, Mike Williams. Inoltre lo speciale 2=1 quest anno ha visto salire in consolle il celebre duo W&W b2b Timmy Trumpet. Infine lo speciale set dei vincitori del premio come miglior dj al mondo : Dimitri Vegas & Like Mike.
All’ingresso nello stadio ci ha subito colpiti il maestoso stage, composto dalle famose “XXX” simbolo della città di Amsterdam.
A nostro parere è uno spettacolo che vale la pena essere vissuto almeno una volta, sia per la scenografia, sia per il clima da festival che si crea all’interno dell’arena.
Per quanto riguarda le varie esibizioni, siamo rimasti molto colpiti da David Guetta, il quale ha virato il set su sonorità tech-house, associate all’alias Jack Back.

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