5 Settembre 2016: Albertino esclama: “Le diapositive delle mie vacanze le proietto adesso o aspettiamo?! – Meglio aspettare”, e mette per la prima volta in Italia “Would I Lie To You” di John Gibbons.

Personalmente già dal primo ascolto mi ha fatto impazzire, anche perché riprende il vocal dell’omonima canzone del 1992. Curioso di sapere chi fosse questo Gibbons ho cercato in rete informazioni; aveva Snapchat (@djjohngibbons, in fondo all’articolo trovate tutti i suoi social) e l’ho aggiunto e informato della messa in onda del suo pezzo in Italia. Dopo svariati botta e risposta mi son detto “ma perché non intervistarlo?!” E cosi, con enorme disponibilità, si è prestato a rispondere alle mie domande.

Would I Lie To You - Single

– Ciao John, nel nostro Paese il tuo nome non era conosciuto, ma lunedì 5 settembre Albertino di Radio Deejay ha messo per la prima volta in Italia il tuo nuovo singolo “Would I Lie To You”. Com’è nata l’idea di riprendere un pezzo del 1992? Li conoscevi già Charles & Eddie o li hai scoperti per caso?
Sono fiero che abbiano passato in Italia la mia canzone, perchè è uno dei miei posti preferiti. Ho deciso di campionare “Would I Lie To You” di Charles & Eddie perchè era una delle mie canzoni preferite da piccolo. Sono cresciuto in Irlanda e l’ho sempre associata a momenti felici della mia vita. Quando ho iniziato a lavorare col vocal ho capito che questa canzone poteva avere successo.

– Nel brano si notano dei suoni che ricordano anche “Children” di Robert Miles.. E’ una mia impressione o hai campionato anche questa traccia?
Tu sei la prima persona che lo ha notato. A dire il vero non ho usato “Children” ma ho utilizzato un suono simile usato da Roberto Miles. Anche questa è comunque un’altra delle mie tracce preferite tutt’ora.

– Su Spotify hai raggiunto la cifra record di un milione di play (ormai già due milioni e la 30esima posizione su iTunes UK, ndr), e te ne auguriamo ben di più.. Da quanto produci e come è nata la passione per la musica elettronica?
Grazie! Sono rimasto spiazzato dalla risposta che ha avuto su Spotify, la canzone sta avendo successo! Ho sempre ascoltato diversi generi musicali e quando ero molto giovane ascoltavo costantemente la radio e la musica pop. La svolta è arrivata quando ho ascoltato per la prima volta ”Rhythm Is A Dancer” degli Snap! e ho iniziato ad ascoltare piú musica dance, tutta, dai Technotronic a Carl Cox. Ero anche molto affascinato dalle strumentazioni e dai software musicali, a differenza di alcuni miei amici che imparavano un solo strumento a scuola. Produrre musica dance unisce le mie due passioni.

– Che genere di musica suoni nei tuoi set? Preferisci preparare una scaletta o suonare in base al pubblico che hai davanti?
Dipende dal tipo di evento. Per esempio ai festival suono sempre le grandi hit del momento e non. Mentre nei club tendo più ad osservare la pista e a capire ciò che il pubblico vuole ascoltare. Non faccio mai una playlist prima di un set, ma ho già un’idea generale su cosa mettere. Il pubblico mi aiuta a darmi la carica. Penso che sia molto importante lo stato d’animo che si ha in consolle. Ogni serata per me è come se fosse la prima.

– Abbiamo visto che recentemente hai suonato all’Electric Picnic Festival in Irlanda. Che emozioni hai provato? Quali saranno le tue prossime date?
L’Electric Picnic è stato uno dei miei eventi preferiti quest’anno. È sempre un’emozione suonare davanti ai miei concittadini e questo evento per me è uno dei migliori festival in Europa. Adesso ho in programma  un tour irlandese con date in tutta l’isola a partire da settembre. Debutterò al Lush! a Portrush (a nord dell’Irlanda, ndr), uno dei migliori club nel mondo. Non vedo l’ora! Potete trovare tutte le mie date sul mio sito www.djjohngibbons.com

– John, i produttori italiani purtroppo nel nostro paese vengono snobbati dalle radio o dalle discoteche, e solo dopo che diventano famosi negli altri stati vengono suonati anche da noi. In Inghilterra come fa ad emergere un produttore? Come hai fatto te a diventare mainstream?
Io penso che sia così in parecchi posti in Europa, particolarmente nelle piccole città. Un artista viene seguito e ascoltato da molte persone quando produce una grande traccia. Bisogna pian pianino farsi conoscere nei piccoli club e girare molto, il successo arriva.. A me è andata più o meno così. Sono stato fortunato nel 2015 quando la mia traccia “Your Love” ha raggiunto il successo sotto l’etichetta “Good Soldier Songs” in Inghilterra, la quale ha avuto numeri sorprendenti e mi permesso di pubblicare altre tracce. Il mio pubblico è aumentato esponenzialmente.

– Adesso ci godiamo “Would I Lie To You” che in Italia deve ancora scoppiare! Sei già al lavoro al nuovo singolo? Hai in progetto collaborazioni importanti? Con chi vorresti produrre?
Sono contento che ti piaccia e spero che abbia un grande successo in Italia. Si, il prossimo singolo è finito e sto lavorando al mio album di debutto che conta già collaborazioni veramente importanti, che adesso non ti posso dire.. Mi piacerebbe lavorare Sam Smith. La sua voce è sicuramente la più bella. Amo anche Ellie Goulding e Florence Welch (Florence + The Machine, ndr).

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Noi ti ringraziamo per la disponibilità e sopratutto ti aspettiamo in Italia a braccia aperte. Grazie John e grazie per la tua musica!

È stato un piacere. Grazie per avermi dedicato del tempo. Non vedo l’ora di suonare in Italia, il prima possibile.


Buon ascolto con “Would I Lie To You”
Download/Stream: https://johngibbons.lnk.to/WILTY


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About Jacopo Casalaspro

Architetto di giorno, esploratore della club culture di notte. Appassionato di musica elettronica, radio e music-travelling, puoi trovare piccoli stralci della mia vita sul mio Instagram @djacopo93 In the place to be!

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