Si è conclusa pochi giorni fa la 21esima edizione dell’Ultra Music Festival a Miami, il grande evento della musica elettronica che si tiene ogni anno a inizio primavera nella splendida Florida. Si è trattato di un’edizione attorno cui vi era molta curiosità visto che per la prima volta dopo anni la location era totalmente inedita, traslocando da Bayfront Park, all’Historic Virginia Key Beach Park and Miami Marine Stadium Flex Park, una sorta di piccola isola che sorge su un parco naturale.
ULTRA MUSIC FESTIVAL MIAMI 2019, E’ MANCATO IL “MOMENTO”
L’evento è stato memorabile e come al solito non sono mancati i migliori dj della scena, le scenografie più cool, e la tecnologia di livello assoluto, ma qualche piccolo intoppo c’è stato, leggasi ad esempio l’incendio che si è verificato nel Day 1 o l’annoso problema delle navette, imprevisti che sono comunque all’ordine del giorno quando si organizzano eventi a cui partecipano migliaia di persone come appunto l’Ultra. Resta comunque un po’ di amaro in bocca, come sottolineano anche i colleghi di Dj Mag, visto che nella tre giorni di Miami è mancato “il Momento”, con la M maiuscola. Se nelle scorse edizioni abbiamo infatti assistito a scene epiche come Madonna con Avicii, il ritorno degli Swedish House Mafia, Diplo e Skrillex assieme per il live di Jack U, quest’anno è mancato forse un po’ di pathos.
(Teniamo in considerazione però la particolarità della location e le plausibili difficoltà logistiche nel “traslocare” un enorme evento di questo tipo)
Uno degli highlights del festival è stato il nuovissimo live-set “cube V3” del topo più famoso del mondo dance/elettronico: deadmau5.
IL POLLO KFC?!
Una trovata pubblicitaria in puro stile americano, tra i momenti più chiacchierati di quest’edizione che ha fatto storcere il naso a molti e che ha fatto forse aprire gli occhi a molti. Un dj ha indossato la testa gigante di Harland Sanders (soprannominato Colonel Sanders), fondatore e marchio della gigantesca catena di fast food americana KFC, e si è esibito in un dj set molto particolare. L’Ultra è diventata una grande macchina da soldi, e la musica è passata, almeno per qualche minuto, in secondo piano. Insomma, vi è la netta sensazione che il festival elettronico, così come lo si è concepito negli ultimi anni con lo stesso Ultra, ma anche con il Tomorrowland, stia un po’ passando di moda, o forse sarebbe meglio dire, sia un po’ diventato una moda, Ed è normale e matematico quando il tutto rischia quindi di ridursi ad un semplice show monetario, o come dice Mahmood “Solo soldi, soldi”.
LE SUPERSTAR DELLA CONSOLE
Fatto questo lungo preambolo, dedichiamoci a quello a cui Youbeat piace di più, ovvero, la musica. Nonostante sia mancata la scintilla, diversi set sono stati fichi, molto fichi, a cominciare dai più attesi, che non hanno deluso le attese, leggasi il dj mascherato Marshmello, Oliver Heldens, Martin Garrix, The Chainsmokers e Afrojack, cinque che a Miami sono di casa, così come Tiesto, Armin Van Buuren e Nicky Romero, Malaa, Tchami ed altri veterani del festival in Florida. Per quanto riguarda le tracce più suonate, invece, difficile fare una vera e propria classifica, anche perché come da norma, ogni dj ha praticamente messo in chiavetta ogni sua produzione. Da segnalare, ad esempio l’immortale “Animals” di Garrix, che continua a far ballare a sei anni dalla sua nascita.
A questo link potete trovare tutti i live dj set della 21esima edizione di ULTRA Music Festival Miami: https://ultramusicfestival.com/live/2019
I PEZZI IMMORTALI
Non è poi potuto mancare un altro caposaldo della musica dance come “L’Amour Toujours” del nostro Gigi D’Agostino, ascoltata in ogni salsa, così come una serie infinite di ID-ID, che non vediamo l’ora di scoprire nelle prossime settimane. Insomma, l’Ultra Music Festival di Miami rimane senza dubbio un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita, ma forse ha perso un po’ quell’aria di magia e di novità che ci aveva regalato negli scorsi anni, lasciando invece spazio ad un grande show commerciale, come del resto non poteva essere altrimenti quando si mobilitano cotante persone. L’appuntamento è per l’anno prossimo, stessa location e stessa data: hello Ultra 2019, see you in 2020.