TheDarkSideOfEDM

Una tendenza piuttosto diffusa negli ultimi anni all’interno della community amante della musica elettronica è quella di lasciarsi influenzare dai pregiudizi o di affermare la propria posizione di superiorità ingiustificata rispetto a qualcosa che non rientra nei nostri gusti.

Quello che intendo è che se si fa un giro sui social non è difficile imbattersi in qualche discussione molto accesa tra fan o anche qualche dissing a colpi di tweet tra gli artisti stessi.

Uno dei più grandi “scontri” che va avanti da anni ormai è il classico EDM vs Techno, argomento che più volte ha visto scendere in campo anche grandi artisti. Un paio di anni fa per esempio durante l’esibizione di Dyro sul mainstage del Tomorrowland era stato filmato Seth Troxler prendere in giro la folla ed esprimere opinioni poco lusinghiere su chi apprezza l’EDM più generica che solitamente viene suonata sul principale stage del festival.

Ma pensandoci veramente, tutto questo ha un senso? La risposta è NO, e questi, a mio parere, sono i motivi:

  1. Differenti finalità. L’EDM è chiaramente più la musica della massa, del party in grande stile con scenografie e vocalist che creano un vero e proprio show per chi assiste all’evento. Non c’è bisogno che la canzone abbia una vero a propria progressione, tutti aspettano semplicemente il drop, tanto è vero che la “struttura” con cui sono prodotte è sempre uguale. Per la Techno il discorso invece di basa sulla voglia di costruire un viaggio durante il proprio set che faccia trovare le proprie emozioni in un qualsiasi momento e non per forza in quello più “festaiolo“.
  2. Locations diverse. L’EDM è più la musica da grandi stage al contrario del più appropriato club per la Techno. Si, ci sono sempre stati grandi palchi anche per la seconda ma le sonorità underground, per parere personale, sono più apprezzabili quando ascoltate in un luogo più “intimo“.
  3. Fan. L’EDM per come la conosciamo ora è lo sviluppo di una storia più o meno recente. negli ultimi 10 anni ha avuto un grande impatto sulla fascia dei teenager e una grande partecipazione mediatica. Al contrario il movimento Techno nasce già con i primi sintetizzatori e quindi si porta dietro un bagaglio culturale maggiore e un’età madia degli estimatori più alta.

L’errore commesso è di vedere questi due movimenti come due facce della stessa medaglia che cercano di risultare una più importante dell’altra. Qui si sta parlando di origini diverse, metodi di comunicazione diversi e tipologie di fan diversi. Ognuno dei due movimenti è una linea parallela all’altra che cerca di trovare la propria strada, discutere su quale sia meglio non ha senso perchè non ci sono punti in comune o parametri di paragone.

Ora passiamo a qualcosa di più recente: ci ricordiamo di quando Justin Bieber ha fatto il proprio ritorno sulla scena con “Where are U Now” prodotta da Diplo e Skrillex? La quantità di dissing e flame apparsa sui social verso il duo solo perchè aveva collaborato con l’artista canadese è state enorme, eppure ogni canzone rilasciata fino adesso si è rivelata un successo.

Moltissimi singoli dell’artista sono stati prodotti da Skrillex e con un po’ di tempo Bieber non è stato più il bersaglio della moltitudine di critiche che riceveva sin dalla sua prima apparizione sulla scena musicale. Se queste persone avessero dato una possibilità al posto che giudicare a priori si sarebbero accorti prima dell’ incredibile potenzialità della collaborazione tra JB e Jack U.

Date un ascolto a “Children“, JB + Sonny Moore = FIRE!

Per chiudere ci spostiamo alla recentissima notizia della collaborazione tra Dimitri Vegas & Like Mike e Diplo, in primo luogo citando il fiume di critiche che il duo belga ha ricevuto dopo aver raggiunto la prima posizione nella Top di DJMag perchè secondo alcune persone è stato un traguardo raggiunto tramite l’uso di scorrettezze come un grande supporto mediatico o facendosi pubblicità tra la folla dei festival. Ricordiamoci che la classifica è votata dai fan, non da critici musicali, davvero per qualcuno è scorretto farsi pubblicità?

Arrivando alla collaborazione con Diplo si può leggere come più di qualche persona abbia criticato il DJ perchè prima ha rilasciato un’intervista in cui si diceva scontento dei grandi produttori e DJ di musica EDM e poi abbia collaborato con due delle persone che più rappresentano la categoria che lui stesso ha criticato.

Forse non è stato del tutto coerente come persona, ma dal punto di vista dell’artista cosa c’è di male? Hai la possibilità di creare una traccia che diventerà un tormentone, ti siedi in studio e inizia una collaborazione. Dovremmo supportare al posto che criticare alla fine potrebbe venire fuori una “Lean On 2.0“.

Questi sono solo alcuni esempi della quantità di odio ingiustificato riversato nel mondo della musica elettronica. Una community che dovrebbe unire le persone sotto l’amore per la musica si ritrova sempre coinvolta in discussioni inutili e superflue e molte volte anche insensate. Se ci impegnassimo potremmo far crescere il panorama della musica elettronica e farci sentire sempre di più per creare opportunità sia per gli artisti che per i fan.

Lasciamo da parte le critiche la prossima volta e proviamo a dare a tutti una possibilità, almeno finchè David Guetta non venga trovato un’altra volta a suonare con i lettori spenti …

About Gregorio Citterio

Laureato in Informatica presso l'Università Statale di Milano, appassionato di musica elettronica e sound design. Autore delle rubriche "Serum Tutorial" e "The Dark Side of EDM".

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