Un’altra domanda? (Ridono) Potremmo vincere un Grammy8 (Ride ancora), sarebbe fantastico. Penso però che la cosa più importante per noi non sia un premio ma solamente fare musica di cui siamo davvero orgogliosi e che potrebbe davvero cambiare il corso della musica dance, far suonare tutto in modo un po’ diverso dopo questo. C’è sempre la canzone che cambia un po’ la direzione di quel genere, e sarebbe davvero un sogno fare qualcosa di simile.
Siamo poi tornati al locale per l’apertura dei cancelli alle 19.30 e assistere poi allo show di apertura di LP Giobbi. Un live eclettico, con molti vocali caratterizzati da grandi voci e notevoli estensioni vocali. Sonorità molto particolari, talvolta esotiche ma anche sperimentali oltre ovviamente ai suoi dischi più celebri come Ready To Go e Jungle Queen oltre al brano Angels in uscita domani 13 dicembre. Una bellissima performance con 90 minuti in cui siamo stati travolti dall’energia di quest’artista, espressa con danze sfrenate durante tutta la performance. Subito dopo l’esibizione, giusto il tempo per farle riprendere fiato e siamo tornati nel backstage per una chiacchierata in cui si racconta.
- Come ti senti dopo il tuo show qui a Milano? Era la tua prima volta?
Mi sento meravigliosamente bene! È stato uno show bellissimo, la gente era spettacolare! Non era la mia prima volta, bensì la terza! La prima volta che venni qui a Milano, suonai per la prima volta la mia prima traccia! Non l’avevo ancora rilasciata, e mi ricordo che c’era questo ragazzo in prima fila che stava cercando di “shazammarla“. Quel momento è stato così emozionante che da allora Milano ha conquistato un posto speciale nel mio cuore. In più, ti dirò, mia mamma è italiana; il mio nome d’arte Giobbi è in realtà il suo secondo cognome. È veramente un grande onore suonare qui in Italia per me, posto in cui ho un sacco di parenti. Loro non parlano l’inglese e io non parlo l’italiano, e di conseguenza facciamo fatica a comunicare…ma è una bella cosa per me portare tuttora il loro cognome.
- Nella tua vita hai un sacco di progetti musicali, e non solo da artista. Dicci un po’.
Ho creato una nonprofit, insegno alle ragazze a produrre musica e insegno anche ingegneria musicale. Sono la North American Music Director per W Hotels e quindi dirigo W Hotels come etichetta musicale. Organizziamo anche dei festival e dei live show in tutte le nostre strutture. Diciamo che dormo poco! (ride).
- Sappiamo che sei anche a capo di un’organizzazione nonprofit che ha a che fare con i principali valori presenti all’interno della musica elettronica. Com’è stato il 2019 per FEMMEHOUSE?
Quest’anno è andata alla grande per FEMMEHOUSE! Siamo in procinto di diventare un’organizzazione 501(c)(3), un’organizzazione caritatevole ufficiale. Lo diventerà a gennaio e ne vado molto fiera. La gente ci fa delle donazioni senza neanche che noi lo chiedessimo; siamo in un periodo in cui la gente nota che c’è bisogno di un cambiamento nella musica, soprattutto in quella elettronica. Anche i Grammy ci hanno supportato e anche le donne in nomination nella categoria Dance Electronic!
- Stai lavorando così tanto con il tuo signature sound e come artista stai crescendo molto. Potresti descriverci un po’ il tuo background musicale e le tue influenze?
Ho iniziato suonando il pianoforte fin da piccola. Poi mi sono laureata in “Jazz Piano Performance” alla Berkeley. Inizialmente suonavo nei bar, fino a quando uno dei produttori dei Daft Punk mi ha notato e mi ha chiesto se volessi trasferirmi a Los Angeles per lavorare in una band elettronica tutta al femminile. Suonavo solo jazz e non avevo una qualifica in elettronica, quindi ho deciso di studiare dapprima teoria musicale. In seguito, ricordo di aver suonato ad un festival e poi ad un after party, aprivo i Sofi Tukker. Non c’era praticamente nessuno, sotto al palco c’era solo mia mamma! (ride). Ai Sofi Tukker sono piaciuta molto, e mi hanno scritto su Instagram. Da allora mi hanno proposto di venire in tour con loro, nel quale ho imparato moltissimo! Ed ora eccomi qua!
- Sei pronta a rilasciare il tuo nuovo singolo domani. Ci dobbiamo aspettare altra nuova tua musica nel 2020?
Esattamente, domani esce “Angel” su Sweat It Out! Già a partire da gennaio potrete sentire i miei prossimi singoli, non vedo l’ora!
Rudy (29) currently based in Bergamo, here since 2019.
I’ll starts my experience with music in the same way as I do today: listening. When I was a teenager I was really addicted to metal music, especially Power Metal. I evolved to metalcore, post hardcore ecc. before meeting Skrillex on my way. So I started my interest in electronic dance music, living in a club, Vibe Music Zone, here in my town as a PR. I experienced a lot about live shows, club management and all that can walk around a club. With some mates by there we started a radio show. On Facebook first, than 2 years in a local radio, Radio Like, and one at Radio Loco. Here as art director and founder of The Garden Show, where my selection was played. 31st December 2020 I left my activity as a speaker to keep in touch more with music biz, studying at Point Blank Music School.