Ormai è chiaro: quando un artista trova il suo sound e ne ricava ottimi benefici, difficilmente vuole allontanarsi da questo. Perché dovrebbe rischiare di rovinare il proprio nome per confrontarsi magari con altri sotto-generi musicali? Non è infatti scontato che cambiare sia comunque un buon investimento per un produttore, e potremmo fare alcuni esempi applicati a questa teoria.
Proprio per evitare spiacevoli delusioni, tantissimi produttori ricorrono ad un Alias. Ma che cos’è esattamente?
Un Alias consiste nell’utilizzo di un nuovo nome da parte di un DJ per potersi testare e confrontare in produzioni di altri generi, senza rischiare di essere criticato dai fan oppure semplicemente per dar vita ad una nuova personalità.
Questa pratica non è affatto inusuale nel panorama della musica elettronica, anzi, si potrebbe addirittura dire che è quasi una prassi! Esistono tantissime personalità del mondo EDM e non solo che ricorrono a diversi Alias per portare avanti le proprie produzioni ed è proprio questo che vogliamo raccontare in questo articolo: faremo una lista di alcuni tra i più curiosi e noti Alias del panorama contemporaneo dell’EDM, svelando gli alter ego di diversi artisti internazionali, da deadmau5 a Martin Garrix, da Eric Prydz al nostro Benny Benassi.
Martin Garrix
Forse non tutti sanno che anche l’attuale #1 dei Top 100 DJS secondo DJ MAG ha fatto uso, seppur in modo leggermente incolore, di un Alias: difatti anche Martin Garrix possiede una doppia personalità musicale, che viene rappresentata dalla collaborazione con Maejor Ali, rapper e produttore discografico di Detroit, con il quale ha dato vita al progetto AREA21. Il duo, ovviamente sotto il label STMPD RCRDS fondato dallo stesso Garrix nel Marzo 2016, ha rilasciato qualche produzione senza però ottenere un larghissimo successo, ma comunque riuscendo egregiamente a coniugare il sound di Martin Garrix con l’Hip-Hop.
Prendiamo adesso da Soundcloud la loro canzone più apprezzata: “Spaceship”
Deadmau5
Non servono presentazioni per il #1 canadese, sempre sulla bocca di tutti sia grazie alle sue attività social sia per le sue produzioni musicali, uniche e difficilmente categorizzabili sotto un genere specifico. Tuttavia, anche Deadmau5 ha fatto spesso fatto ricorso ad un’altra identità, nota con il nome Testpilot, il suo alter ego che suona techno. Già nel 2013 abbiamo potuto vederlo in azione in un b2b con Richie Hawtin che nei prossimi giorni potrebbe avere un seguito proprio al Movement Detroit Festival, dove Testpilot sarà uno dei grandi nomi della line-up.
Testipilot tuttavia non è l’unico alter-ego con cui il boss della mau5trap viene riconosciuto, in quanto agli inizi della carriera ha preso parte a diversi altri esperimenti, come la collaborazione col caro amico Steve Duda con alias BSOD (“Blue Screen of Death” in riferimento alla schermata blu di Windows che segnala un errore) e ancora un altro alias, Halcyon441, con il quale ha dato la nascita ad alcune delle sue primissime produzioni.
Getter
Tanner Petulla, meglio conosciuto come Getter, rappresenta la nuova generazione di bass-heads che sta alimentando il panorama della musica dubstep. Forgiato da due icone come Datsik ed Excision, in parallelo alla vicinanza con Skrillex, ha portato una ventata d’innovazione musicale che difficilmente impedisce ai fan di muovere a ritmo la testa in su e giù. È anche vero che Getter, fin dalle origini, ha sempre dichiarato amore per il rap, promuovendo sia delle basi musicali sia scrivendo testi, ed è proprio recentemente che ha preso vita ufficialmente il suo Alias, Terror Reid, rapper che nasconde il volto con una maschera bianca. Nonostante la recentissima apparizione di questo nuovo alias, Terror Reid ha già riscosso ottimi risultati con la prima uscita, “Uppercuts”:
Steve Angello
Ovviamente, la prima cosa che ci viene in mente se ci chiedono di definire Steve Angello è: “1/3 degli Swedish House Mafia”. Questa semplice definizione, però, non è del tutto esaustiva per descrivere la produzione del boss della Size Records, che anche quest’anno ci offrirà grandi novità sia per quanto riguarda il live-performing sia per quanto concerne la sua produzione musicale. Anche Steve Angello, come gli artisti sopra citati, ha voluto testare nuove esperienze musicali sotto un diverso nome, in particolare ha voluto confrontarsi con un genere a lui sempre stato caro, ovvero la Tech-House, sotto il nome di Mescal Kid. Come anticipato sopra, abbiamo delle novità: in una recente intervista a YouEDM, Steve Angello ha dichiarato di prendere parte all’edizione 2017 del Tomorrowland per due serate consecutive, la prima con il nome che lo ha reso celebre in tutto il mondo, mentre la seconda sotto il suo alias, Mescal Kid, con il quale potrà esibire anche il suo lato più “underground”.
Clockwork
Henry Steinway rappresenta un curioso e interessante esempio in cui un Alias ottiene maggiore successo del progetto iniziale. Difatti, il suo alias RL Grime, viene descritto dallo stesso Clockwork come nato “per testare qualcosa di nuovo […], non con l’intenzione di creare qualcosa di serio, tantomeno non con l’intenzione farlo diventare un progetto duraturo”, usando testuali parole riportate in un’intervista via telefono per Huffington Post. Il primo progetto Clockwork, infatti, si fa sentire durante l’apice della Big Room di pochi anni fa, di cui riportiamo il remix di Last Chance di Kaskade:
Il progetto RL Grime, però, avrà ben più successo in quanto lega direttamente la musica elettronica all’hip-hop, coniugandosi perfettamente con il nuovo genere emergente della Trap-music. Riportiamo difatti un primo lavoro di RL Grime, ovvero un remix di Mercy di Kanye West, che aprì le porte definitivamente al successo:
http://soundcloud.com/salva/mercy-rl-grime-salva-rmx
Eric Prydz
Vogliamo adesso parlare di un caso unico ed interessante rappresentato da Eric Prydz, dj e producer svedese, che ha preso parte ad una lunga serie di progetti con i più celebri dj connazionali, con un conseguente alto utilizzo di alias per diversificare ogni sua sonorità: possiamo rammentare, per esempio, la collaborazione con il sopracitato Steve Angello (A & P Project) e la collaborazione con Axwell (AxEr). Ma non è finita certo qui! Il dj, infatti, è famoso anche con il nome di Pryda, con cui esprime il suo lato progressive house e con cui rilascia canzoni sotto il suo stesso label Pryda Recordings.
Inoltre è anche conosciuto con il nome di Cirez D, altro abile incrocio del suo stesso nome, con cui esprime il suo lato techno, e con cui rilascia canzoni sotto il label Mouseville, sempre di sua proprietà.
Concludiamo il paragrafo dedicato ad Eric Prydz con una breaking news: è di poche ore fa, infatti, l’annuncio direttamente dall’artista di una nuova release con un nuovo alias, Tonja Holma, che rappresenterà la seconda uscita del nuovo label “Pryda Presents”.
Benny Benassi
Non potevamo proseguire senza aver parlato di uno dei più rappresentativi artisti del nostro paese, uno dei più noti ed apprezzati all’estero, una leggenda nostrana come Benny Benassi! Anche il nostro Marco Benassi, dunque, ha fatto ricorso a numerosi alias all’inizio del nuovo millennio, tra cui vogliamo citare l’alias trance FB e lo storico alias house KMC di cui adesso riportiamo delle tracce:
Doveroso voler ricordare inoltre il famoso progetto con il cugino Alle Benassi, con cui hanno dato vita al progetto Benassi Bros:
Sir Bob Cornelius Rifo
Sir Bob Cornelius Rifo, all’anagrafe Simone Cogo, è decisamente il più misterioso ed affascinante artista italiano ad aver suonato nei più famosi festival internazionali, nonché la mente geniale che ha creato progetti come The Bloody Beetroots e, più recentemente, SBCR. In un’interessante intervista per Rolling Stones ha spiegato in modo chiaro e conciso le differenze tra i vari progetti e le motivazioni che lo hanno spinto ad intraprendere diverse vie:
“The Bloody Beetroots è una live band, che si è evoluta dal un primo progetto DJ Set, mentre SBCR torna nel Club. […] SBCR è una costola di The Bloody Beetroots, un laboratorio sperimentale di musica contemporanea dove il minimo comune denominatore è la musica elettronica”.
Il 2017 segna 10 anni dalla fondazione del progetto The Bloody Beetroots e vede attualmente la band in tour a giro per il mondo con prossima tappa italiana a Padova il 1 Luglio, occasione unica per poter ascoltare live le nuove sonorità apportate alla band, provenienti dagli “esperimenti” di SBCR.
Afrojack
Anche nel mondo del DJing non è cosa inusuale tornare alle origini, riportare in vita un sound andato perdendosi nel corso degli anni. La tradizionale Dutch House music ha rappresentato il trampolino di lancio per tantissimi artisti olandesi che popolano i DJ set di tutto il mondo, e uno di loro in particolare che sappiamo essere molto più emotivo degli altri ha deciso dal 2013 di riportare in vita questo genere di musica: NLW, acronimo di Nick van de Wall, meglio conosciuto come Afrojack. Dal 2013, NLW ha iniziato a rilasciare canzoni in chiaro stile Dutch proprio sotto la Wall Recordings dello stesso Afrojack, riscuotendo anche un discreto successo tra i fan.
Porter Robinson e Madeon
Vogliamo concludere questo articolo col botto, parlando infine di due artisti che fanno della musica elettronica un’Arte, un’esperienza che trascende il concetto di EDM, regalando emozioni uniche: Porter Robinson e Madeon, due giovani ragazzi che di recente hanno intrapreso assieme Shelter Tour, una lunga serie di concerti live in b2b dalle Americhe fino al Giappone. Ma la cosa che non tutti sanno è che questa non è stata la loro prima collaborazione ufficiale: anche questi due giovani ragazzi, agli albori della loro carriera, erano conosciuti con diverso nome, un alias, con cui hanno rilasciato canzoni definibili in particolare sotto-genere di nicchia chiamato Hands-up, caratterizzato da un’alta frequenza di BPM e che mescola l’eurodance all’hardstyle. Come anticipato sopra, “Shelter” non è stata la loro prima collaborazione ufficiale, bensì lo è stata “Back in the game”, risalente al lontano 2008 dove i giovani adolescenti erano conosciuti come Ekowraith e Wayne Mont, rispettivamente Porter Robinson e Madeon.
Fiorentino, laureato in Mediazione Linguistica e Culturale, bass-addicted, bass-lover, bass-head.. insomma: BASS. Vivo la mia vita con un paio di cuffie alle orecchie e cerco di raccontare a 360° la mia più grande passione: la Musica Elettronica.
Ah, e mi piace deadmau5.