Tra il 6 e il 11 agosto, Sziget Festival ha festeggiato la sua 31esima edizione nell’iconica location di Budapest. Con circa 50 venue sparse sull’isola di Óbuda, il festival ha ospitato più di 1.000 spettacoli, tra cui alcuni degli artisti internazionali più in voga come Anyma, Armin Van Buuren, Amelie Lens ma anche Post Malone, Charlie XCX, Shawn Mendes, Kid Cudi, Chapelle Roan, Empire State of Sun e le esibizioni di Steve Angello, Adriatique, Brutalismus 3000.

Negli ultimi tre decenni, Sziget Festival (qui la nostra copertura media nel 2024) e il suo pubblico hanno creato una comunità internazionale conosciuta in tutto il mondo come l’Isola della Libertà. Il festival diventa anno dopo anno un piccolo paradiso di amore, tolleranza e libertà. I cittadini di Sziget provenienti da oltre 100 paesi prendono parte all’esplorazione culturale attraverso l’ampia programmazione, che oltre alla musica offre una serie di stili multi-genere: teatro, commedia, arte, tavole rotonde, laboratori artistici e altro ancora.

Il primo Sziget Festival si è tenuto nel 1993, con un totale di 43 mila partecipanti. Nel corso degli anni, il festival si è sviluppato in modo significativo. Sommando il numero totale di visitatori negli ultimi trent’anni, ci sono stati un totale di 11 milioni di partecipanti al Sziget Festival, che equivale all’intera popolazione dell’Ungheria. L’Isola della Libertà è sviluppata in 76 ettari, costruita in sole tre settimane e può ospitare circa 90.000 persone al giorno, tra personale del festival e partecipanti. Questo rende Sziget Festival la decima “città” più grande dell’Ungheria per questi 6 giorni. Sull’isola ci sono piú di 100 punti di ristorazione con una vasta selezione di cucine internazionali, oltre che ungherese.

In questa edizione, Sziget Festival ha registrato numeri da capogiro: 416.000 partecipati e l’arrivo dell’ 11milionesimo partecipante alla kermesse. Vi sono state nuove esperienze immersive e inclusive, come la Szitizen Care: spazi dedicati alla sicurezza e al supporto medico e psicologico (controllo nei), accessibili a famiglie, comunità LGBTQ+ e persone con disabilità (l’area dedicata è stata una grande aggiunta). Inoltre, è stato introdotto lo Sziget Ville Premium: camping di alta classe con tende accessoriate accompagnate da centro benessere con massaggi, yoga, aroma terapia e saune.

Una nota di spicco di questa edizione riguarda il divieto di ingresso in Ungheria alla band irlandese dei Kneecap, accusata dal governo di espressioni antisemite ae sostegno a organizzazioni terroristiche, provocanto l’annullamento del loro show a Sziget Festival. D’altro canto gli organizzatori hanno espresso fin da subito il loro dissenso verso questa decisione, ribadendo il loro impegno per la libertà artistica e organizzando anche la proiezione di un videomessaggio della band in uno dei palchi nel corso dell’ultimo giorno, nonostante le pressioni del governo. Segnale molto importante anche lo show delle Drag Queen sul Main Stage sempre durante l’ultimo giorno.

Rispetto alla scorsa edizione le novità introdotte sono state molteplici e più che apprezzate. A partire dalla visione dei quartieri tematici per strutturare meglio l’esperienza, ed l’introduzione del nuovo palco “The Club by Don Julio” posizionato nella zona un tempo dedicata ad opere d’arti, arricchendo l’offerta di musica elettronica. “Non avevamo mai iniziato uno Sziget con un’attesa così carica di tensione” ha raccontato Tamás Kádár, l’uomo al timone del festival.

Sono felice di dire che il verdetto è unanime: questo cambiamento ha fatto bene a Sziget.” Kádár parla di questo rinnovamento come di un primo passo di un progetto a lungo termine: sono introdotti i distretti a tema, come Szoho, cuore multiculturale di musica e street culture, e Paradox, dedicato alle arti performative e visual art. Ma la vera rivoluzione notturna si chiama Delta District: la nuova zona dell’elettronica, che ha fatto schizzare in alto del 40-50% le vendite dei biglietti notturni rispetto al 2024.

DAY 1

Come anticipato prima, le prime ore del primo giorno le abbiamo passate ad amminare le novità e l’enorme nuova produzione del festival. Tempo di vedere tutti gli stage, guardare le nuove attività (Old Spice, Tanqueray, Vaseline, Pilsner Urquell su tutte) è arrivata l’ora di prendere posto per il main act del giorno: Charli XCX. Reduce da 3 Grammy vinti nel 2025 per Best Dance/Electronic Album per Brat, Best Dance Pop Recording per “Von Dutch” e Best Recording Package per Brat è stata una delle artista con più richiamo. A livello musicale nulla da dire, le canzoni sono quelle e sono tutte hit. Come performance mah. Tiene benissimo il palco lasciando a desiderare sul resto.

La parte “Night” è trascorsa tra lo Yettel Colosseum, il Bolt Night Stage del Delta District e il Revolut Stage. Bellissimo il live degli Empire of The Sun, tornati in hype come non mai durante questa estate (incredibile il movimento social dietro alla loro discografia decennale). Mentre gli ultimi act della giornata sono stati Steve Angello con un gran bel set ripercorrendo oltre le sue hit anche grandi pezzi come Allein al Bolt Night Stage e l’hard techno di Oguz allo Yettel Colosseum.

DAY 2

Le prime ore del festival a farla da padrona nel secondo giorno è stata l’UK Garage dello Yellel Colosseum: grandissimi set per In Parallel, Benwal e Partiboi69. Divertenti, freschi e con un grandissimo richiamo in termini di partecipanti. Sziget Festival è quel festival che ti permette anche di avvicinarti ad artisti di cui hai avuto modo di sentire solo di nome senza mai però aver avuto modo di approfondire. E’ il nostro caso per Shawn Mendes, artista gigante da anni di cui abbiamo sempre sentito passare in radio ma mai ascoltato. Live profondo con un enorme richiamo per le ragazze più giovani.

Dopo l’incredibile show acrobatico al Giant Street Theatre degli Zenit Aerial Ballet, è arrivato il momento di uno degli show più belli di tutto Sziget Festival: il live dei Justice. Con la loro produzione e il loro unico live hanno richiamato a sè un’enorme massa. Un viaggio unico passando dalle vecchie tracce come We Are Your Friends alla più recente hit Neverender. La giornata poi si è chiusa con i Dj set di Massano, Horsegiirl (abbastanza male) e Boris Brejcha al Delta District.

https://www.youtube.com/shorts/sjytdYnpfqo

DAY 3

Terzo giorno vede la presenza in Main Stage di The Kooks e Kid Cudi. Come i primi ci sono molto piaciuti, il secondo ci ha molto deluso. Artista con una discografia profondissima e di qualità ci è parso distaccato con quello che era il pubblico di fronte a lui. Le 5 sue grandi hit che non tramonteranno mai non riescono a salvarlo.

La parte night è trascorsa tra la DnB del DropYard con NCT & Friends, il gran bel live dei Caribou e i dj set techno di Josh Baker, Blawan e la chiusura di Amelie Lens con una bellissima alba in fondo al tendone del Bolt Night Stage.

https://www.youtube.com/shorts/rz3B4uRgzAI

DAY 4

Quarto giorno parte fortissimo con uno dei migliori live di Sziget Festival: FKA Twins. Live incredibile tra il suo live e le performace di altissimo livello dei suoi ballerini. In un ora è stata in grado di susciatare la curiosità di migliaia di persone accorse per curiosità e tenerle incollate per tutte e 3 le sue “part” al MainStage. Dopo di lei, l’headliner del Mainstage è stato Anyma. Prima volta in singolo sul palco di Sziget e sul MainStage. Set decisamente migliore rispetto agli ultimi sentiti tra Tomorrowland e Kappa Futur Festival. Richiamo enorme da parte del pubblico per l’artista italo-americano.

Nel corso della notte abbiamo avuto modo di esplorare altri stage come il Magic Mirror con lo show delle Drag Queen e il  Secret Stage dove era accessibile dalla porta di un bagno. La serata è continuata sulla corrente melodic techno al Bolt Stage con i live dei Mathame, Adriatique e di Miss Monique, quest’ultima la migliore dei 3, e allo Yettel Stage bellissimo il dj set di Kolsch con Der Alte in chiusura.

DAY 5

Dopo il live di Post Malone, uno dei live piu belli dell’intero Festival è stato quello di Ela Minus, caratterizzato dall’uso esclusivo di strumenti analogici (synth, drum machine, sequencer), scartando l’utilizzo di computer nella produzione, tranne che per la registrazione audio. La serata è trascorsa al Bolt Night Stage con A State of Trance e i suoi grandi nomi. Armin Van Buuren ha imballato come mai prima d’ora lo stage. Nelle sue ore di set è stato difficissimo entrare dentro la tensostruttura. Inoltre da segnalare l’ingresso sul palco della cantante Sacha. A seguire Vini Vici e Maddix in chiusura.

DAY 6

L’ultimo giorno è stato quelle delle scoperte. Come anticipato prima Sziget Festival ti permette di vedere main act di cui hai sentito parlare ma di cui non sei entrato in contatto musicalmente. E’ il caso di Chapell Roan e Joey Valance e Brae. La prima artista diventata gigante con i suoi ultimi due album e un live molto bello tra performance e scenografia. Gli ultimi invece la grande sorpresa del festival. Live molto divertente e energico con loro due bravissimi a tenere il palco coinvolgendo come i migliori sanno fare il pubblico.

Per quanto riguarda il continuo della serata apprezzabile il live dei Brutalismus 3000. Subtronics si conferma come il miglior artista del genere dubstep in voga in questo momento. Molto bella la chiusura dello Yettel Colosseum di Young Marco.

In attesa di scoprire le date di Sziget Festival 2026, la pre-registrazioni per Sziget 2026 sono ufficialmente aperte. Chi si iscrive su www.szigetfestival.com avrà accesso all’early birt del Full Festival Pass, ovvero l’abbonamento ad un prezzo più basso. Offerta è limitata.