Tra i fenomeni globali con la più rapida ascesa, il dj & producer brasiliano ZERB, all’anagrafe Matheus Zerbini Massa, ci ha raccontato le sue sensazioni per la sua seconda performance a Tomorrowland Belgium dopo l’anno scorso, il processo di sviluppo della sua hit mondiale “Mwaki” con Sofiya Nzau e i suoi pensieri sulle collaborazioni internazionali con The Chainsmokers, Coldplay, Wiz Khalifa & Ty Dolla $ign, sui social media e sui prossimi step!

 

ZERB: Per me essere qui e suonare i miei set è una cosa pazzesca. È davvero incredibile!

Matteo: Bene! Parliamo un po’ del tuo percorso. Hai iniziato con remix molto apprezzati, come “Faded” con Vintage Culture, poi i tuoi primi festival in Brasile, la prima collaborazione internazionale, e infine la connessione magica con Sofiya Nzau per il tuo primo successo globale “Mwaki” e poi “Kumbaya“, che e attualmente il brano #1 nelle classifiche radio dance in Italia.

ZERB: Sì, è davvero fantastico. Ci fa molto piacere!

 

Matteo: Com’è stato il tuo primo approccio con l’Afro House? Il tuo stile è unico. E com’è stato lavorare con Sofiya, dopo aver scoperto i suoi sample e aver iniziato a collaborare insieme?
ZERB: Con “Mwaki” è stata una storia folle. Non so se tutti conoscono il retroscena, ma praticamente ho iniziato a lavorare sull’arrangiamento strumentale quando ancora vivevo a casa dei miei genitori — studio in camera da letto, produttore da cameretta.
Ho creato la base e ho pensato: “Ok, questo è qualcosa di diverso, è unico.” Mi serviva qualcosa di altrettanto unico, un sample globale, qualcosa di speciale.
Così ho iniziato a cercare campioni da tutto il mondo — strumenti, voci — e ho trovato il vocal di Maki in un sample pack. Era perfetto: stesso BPM, stessa tonalità. Era proprio da trascinare dentro al progetto. Ho pensato: “È perfetto.”
Poi abbiamo pubblicato la canzone, ha iniziato a crescere tanto e abbiamo contattato lei. È entrata nel progetto, e da lì il brano ha iniziato a esplodere in tutto il mondo. Sono andato in Kenya a girare il videoclip, che è stato super bello — chi conosce la canzone conosce anche il video. Poi abbiamo parlato e ci siamo detti: facciamo qualcosa di nuovo insieme, qualcosa di fresco.
A gennaio di quest’anno ero in vacanza alle Hawaii, stavo guidando, e lei mi ha inviato un’idea. Appena l’ho sentita ho pensato: “Wow, è davvero forte.” Era solo la prima bozza, ma ho iniziato subito a lavorarci sopra ed è nato il brano.

Matteo: Incredibile! E “Kumbaya” arriva dopo le tue grandi collaborazioni con superstar come The Chainsmokers (Addicted), Coldplay (Feels Like I’m Falling in Love) e Wiz Khalifa + Ty Dolla $ign (Location). Ti saresti mai aspettato collaborazioni di questo livello in meno di due anni dal tuo primo successo globale? E quali sono i prossimi passi?
ZERB: No, assolutamente no. Ho sempre sognato di fare cose grandi, ma non sai mai davvero come la vita porterà queste cose. Tutto quello che pianifichi finisce sempre in modo diverso, ma l’importante è andare avanti, sempre. Quando “Mwaki” ha iniziato a esplodere, avevo tantissime cose in testa, ma mai avrei immaginato di lavorare con questi artisti.
Ancora oggi mi stupisco. A volte ascolto i brani e mi chiedo: “Com’è successo tutto questo?” Sto ancora lavorando con tanti artisti importanti, ci sono molti progetti grossi in arrivo. È sempre un’emozione, anche perché sto collaborando con artisti che ho sempre sognato.

Matteo: E puoi dirci qualcosa sui prossimi progetti?
ZERB: Purtroppo no, ma vi assicuro che ci saranno tante collaborazioni importanti in arrivo. In questo momento stiamo pubblicando i remix di “Kumbaya”. Abbiamo appena rilasciato Dubdogz e Massane ne usciranno altri ogni settimana — remix bellissimi fatti da artisti che ammiro.

Matteo:
Perfetto! Parliamo un po’ del tuo team. So che lavori con l’etichetta Th3rd Brain — un saluto ad Alec e al tuo manager Gabriel. Un team fantastico, scondo me sono tra i migliori indipendenti a livello globale e soprattutto nel marketing. È stato fondamentale per “Mwaki”, che inizialmente è esplosa sui social: suoni usati su Instagram, TikTok, campagne ben fatte.
Ora abbiamo quasi 400.000 post su Instagram e quasi 200.000 su TikTok — è diventato un fenomeno globale!
Come gestisci personalmente i tuoi social? Cosa ne pensi dei social media in generale? E quali sono i contenuti degli utenti che ti piacciono di più?

ZERB: Sì, è curioso. Come succede a molti artisti, all’inizio ero tipo: “Cavolo, ho lavorato duro per anni e ora devo fare video scemi? Io voglio solo fare musica.”
Ma viviamo in un mondo completamente nuovo. Devi creare contenuti, ma devi anche sentirti a tuo agio.
Per me è sempre stata una specie di lotta con il team — non una lite, ma un compromesso: “Ok, dobbiamo fare contenuti, ma devono essere cose che mi piacciono, che mi rappresentano.”
Ci sono tante cose brutte in giro. Vedo certi video e penso: “Mai nella vita lo farei.”
Allo stesso tempo, amo spingere i limiti della creatività visiva — io e il mio fotografo ci chiediamo sempre: “Come possiamo fare qualcosa di folle, di diverso?”
Quello è il tipo di contenuto che mi piace creare. E mi piace anche lasciare libertà agli utenti di creare con la mia musica.

Matteo: Hai un tipo di contenuto preferito tra quelli creati dagli utenti?

ZERB: A dire il vero, mi piace guardarli tutti! Quando apri l’audio su TikTok o su Instagram Reels e vedi tutti i video creati, è assurdo. Gente da tutto il mondo: video in palestra, genitori che riprendono i figli mentre cantano le mie canzoni, video di viaggi… È bellissimo perché, sì, io la canzone l’ho fatta, vedo i numeri, ma è difficile immaginare davvero come questa musica influenzi la vita delle persone. Tu sicuramente hai delle canzoni che ami, proprio come me. E sapere che le mie fanno lo stesso effetto ad altri è qualcosa di speciale. La mia cosa preferita è aprire quei video e guardarli per divertirmi!

Matteo: E aggiungerei che non sono canzoni legate a una moda passeggera, ma vere e proprie vibrazioni globali. La gente le usa per raccontare ricordi, momenti quotidiani.
Il mondo ama e condivide la tua musica. Non vediamo l’ora di vederti esibirti anche al Library Stage.

 

ZERB: Grazie mille per l’intervista!

Matteo: Ci vediamo in Italia!

ZERB: Sì, ci vediamo in Italia!

[Grazie al team di ZERB e Tomorrowland per l’opportunità!]

About Matteo Villa

29y passionate guy about music, social media, digital marketing and infographics! I founded youBEAT in 2012 as manifesto of my passion for electronic music, with the aim of promoting artists and events. Graduated in Media Languages at UCSC in Milan (Università Cattolica del Sacro Cuore) with a thesis on the revolution of daily life with the streaming in entertainment and information.  Everyday more passionate and keen about data, tools and music insights and their connection in this everyday faster social connected world. From 2017-2023 A&R, Marketing and International Manager at EGO Music (www.egomusic.net). In 2024 I founded MAVIL, my artists&labels mgmt and promotion solo company!

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