Dalle paillettes ai synth – i nostri pezzi elettronici e dance preferiti che hanno fatto ballare l’Europa, secondo youBEAT.
Chi ha detto che l’Eurovision è solo paillettes e ballad? Dietro alle esibizioni più spettacolari del contest europeo si nasconde un cuore che batte a bpm altissimi. Sì, perché tra un acuto e coreografie super pop, l’Eurovision ha anche regalato veri e propri banger elettronici che hanno fatto impazzire club e classifiche. Ecco la nostra Top 10 dei brani EDM che hanno lasciato il segno sul palco più kitsch e iconico d’Europa. Preparati a ballare e forse anche a dire: “Ma davvero era dell’Eurovision?!”
10. Nemo – “The Code” (Svizzera 2024)
L’artista svizzero, classe ’99, non si è limitato a partecipare all’Eurovision 2024: Nemo ha hackerato il sistema con “The Code” e riscritto le regole del gioco. Rappresentante orgoglioso della comunità LGBTQ+, ha portato sul palco un sound audace e inclusivo, perfetto per ballare come se nessuno stesse guardando (e soprattutto senza etichette). Un mix impeccabile di synth ipnotici e bassi profondi, “The Code” è la prova che l’Eurovision non è solo paillettes e ventilatori industriali, ma anche un palco dove si celebrano diversità, inclusione e banger futuristici, con la musica come unico vero passaporto.
9. KEiiNO – “Spirit in the Sky” (Norvegia, 2019)
Avete mai sentito un mix tra eurodance, pop scandinavo e canto tradizionale sami? Benvenuti nel mondo di KEiiNO! “Spirit in the Sky” è un’esplosione di energia, con drop elettronici, cori etnici e un ritornello che ti entra in testa come un jingle pubblicitario. Il pubblico europeo ha capito la vibe: primo posto nel televoto, anche se la giuria ha un po’ storto il naso (classico). Un pezzo che grida “Eurovision” da ogni singola nota e che ha fatto impazzire le playlist di tutta Europa. Strano? Forse. Iconico? Sicuramente.
8. Go_A – “Shum” (Ucraina, 2021)
Se pensavate che la techno slava non fosse roba da Eurovision… ripensateci. Con “Shum”, gli ucraini Go_A hanno portato sul palco un mix potentissimo di folklore ucraino, beat elettronici e un’energia da rave! Il brano è diventato virale su TikTok, ha fatto impazzire le classifiche e ha dimostrato che anche la musica tradizionale può spaccare… se la metti in un mixer da DJ. Risultato? Una delle performance più assurde e memorabili degli ultimi anni. E sì, quel flauto techno ci suona ancora nelle orecchie.
7. Erika Vikman – “Ich komme” (Finlandia, 2025)
Erika Vikman torna in grande stile con “Ich komme”, un pezzo che unisce disco finlandese ed elettronica rave in un mix iper-catchy. Il brano ha vinto sorprendentemente l’UMK — la selezione finlandese — grazie al televoto (75%) e ha conquistato la semifinale all’Eurovision di Basilea, piazzandosi all’11° posto in finale. È un inno liberatorio alla passione e alla libertà, con doppi sensi peccaminosi, luci stroboscopiche e una performance audace. Insomma: una scarica di energia pop-rave perfetta per far saltare tutta l’arena (e non solo).
6. Hatari – “Hatrið mun sigra” (Islanda, 2019)
Hatari è un gruppo islandese noto per il suo mix di techno industriale e performance provocatorie. Nel 2019 sono riusciti a portare sul palco dell’Eurovision una potente critica politica e sociale, sfidando convenzioni e censura. Il loro brano Hatrið mun sigra (L’odio vincerà) si distingue per il sound elettronico cupo e i testi provocatori, accompagnati da una scenografia intensa e quasi inquietante. Hatari ha attirato l’attenzione globale non solo per la musica ma anche per il messaggio contro l’occupazione israeliana, mostrando bandiere palestinesi durante la loro esibizione. Un esempio perfetto di come l’EDM possa diventare veicolo di ribellione ed attivismo sul palco più importante d’Europa.
5. Subwoolfer – “Give That Wolf a Banana” (Norvegia, 2022)
Una delle performance più assurde (e amate) degli ultimi anni. Con i loro completi giallo evidenziatore, maschere da lupo e coreografia da delirio collettivo, i Subwoolfer hanno portato a Torino un brano dance-pop fuori da ogni logica. “Give That Wolf a Banana” unisce synth accattivanti, beat elettronici e un testo nonsense irresistibile: perfetta per entrare in loop nella testa… e piazzarsi al 10° posto in finale. La vera identità dei lupi resta un mistero, ma il loro groove ha contagiato tutta Europa.
4. Eleni Foureira – “Fuego” (Cyprus, 2018)
Avete mai visto una performance così infuocata da sciogliere anche il televoto europeo? Eleni Foureira ha portato sul palco dell’Eurovision 2018 una bomba dance-pop con influenze latin ed electro-house, capace di trasformare Cipro nella regina del clubbing per una notte. “Fuego” è stato il vero tormentone di quell’edizione: coreografia pazzesca, capelli da pop diva e un drop che ancora oggi incendia le playlist estive. Il pubblico ci ha creduto così tanto da portarla al secondo posto in finale, ma per molti ha vinto lei nel cuore dei fan EDM. Un classico da party, glitter e adrenalina. E no, non è mai troppo tardi per un “Fuegoooo” a squarciagola.
3. Daði Freyr – “Think About Things” (Islanda, 2020)
Una scelta un po’ borderline, lo so! Ma le vibes elettroniche così catchy di questo brano meritano un posto in questa classifica! Nel 2020 l’Eurovision Song Contest è stato cancellato a causa della pandemia di COVID-19. La gara avrebbe dovuto tenersi a Rotterdam, Paesi Bassi, ma è stata annullata per motivi di sicurezza sanitaria. Al suo posto è stato organizzato uno speciale chiamato “Europe Shine A Light” per omaggiare i brani e gli artisti partecipanti senza competizione. Daði Freyr ha portato a casa il cuore di tutti con “Think About Things”, un brano che mescola elettronica leggera e pop irresistibile con un ritmo contagioso e un videoclip memorabile (quelle felpe coordinate non si scordano facilmente!). Anche se il 2020 è stato un anno un po’ strano per l’Eurovision, questa canzone ha comunque conquistato il pubblico europeo e non solo, diventando un vero cult sui social. Non esattamente EDM pura, ma con quei beat elettronici morbidi e la sua freschezza, “Think About Things” ha portato un’ondata di positività dance-friendly che ti fa venire voglia di sorridere.
2. Ivi Adamou – “La La Love” (Cipro, 2012)
Con “La La Love”, Ivi Adamou ha portato a Cipro un’esplosione di energia dance contagiosa che ancora oggi fa ballare i fan dell’Eurovision. Questo pezzo EDM-pop, con il suo ritornello super catchy e il beat pulsante, incarna perfettamente lo spirito delle hit da club europee degli anni ’10. Un vero inno da festa, capace di trasformare ogni ascolto in una mini discoteca personale – il tutto con un tocco di charme mediterraneo!
1. Loreen – “Euphoria” (Svezia, 2012)
“Euphoria” è il pezzo che ha fatto esplodere il dancefloor dell’Eurovision e non ha mai smesso di farci muovere. Loreen con la sua voce magnetica e quel beat ipnotico ha praticamente fatto scuola su come si crea un pezzo EDM leggendario, trasformando una gara canora in una festa globale e portando a casa una vittoria leggendaria. È il brano EDM perfetto per chi vuole sentirsi invincibile sulla pista da ballo — un vero inno per i cuori che battono a ritmo di synth!
Insomma, l’Eurovision non è solo uno show fatto di abiti stravaganti e coreografie improbabili: dietro quei glitter e quegli effetti speciali si nascondono veri e propri pezzi EDM che hanno fatto ballare (e cantare) l’Europa intera. Da Loreen a Ivi Adamou, la dance europea ha saputo farsi notare e lasciare il segno, dimostrando che anche nella gara più kitsch si può trovare qualità, ritmo e tanta voglia di divertirsi. Quindi, la prossima volta che ti beccano a cantare a squarciagola “La La Love” o a scatenarti con “Euphoria”, ricorda: stai semplicemente onorando la storia della musica dance europea!