Oltre 15.000 persone al Parco Archeologico di Selinunte, stimato come il più grande d’Europa, per ascoltare il giovane e dj numero uno al mondo MARTIN GARRIX.

A distanza di poco più di un mese dal suo show del 18 giugno agli I-Days di Monza insieme a Justin Bieber, l’onda GARRIX approda in Sicilia tra migliaia di fan di qualsiasi età in delirio e l’opposizione di alcuni cittadini di Castelvetrano.

 

Abbiamo visto di tutto in quest’evento: genitori con bambini, la security che si scatta i selfie con i fan, disabili emozionati, poliziotti che girano video con i propri cellulari con occhi sbalorditi ed un sorriso a 32 denti, fuochi d’artificio che abbracciavano un panorama mozzafiato. Nel backstage si respirava una tensione altissima in contrasto con un’emozione unica.

Ma c’è, com’è consuetudine, chi si è schierato contro e sostiene che i templi di Selinunte meriterebbero altri genere di spettacolo e non un fest di musica elettronica. Su internet leggiamo “Vivere di turismo non significa dissacrare un luogo pieno di storia come il parco archeologico che dovrebbe vivere di cultura e non tunz tunz tunz , mozziconi e vomito”. Chi addirittura da uno sguardo al passato e polemizza ancora “Era il 4.07.1996 e a Renzo Arbore e Ray Charles fu negata la possibilità di esibirsi al Parco Archeologico e dovettero esibirsi allo stadio Paolo Marino di Castelvetrano. Garrix perché ha potuto? E proprio vero che con i soldi si ottiene tutto”

Bisogna tener in mente che i tempi sono cambiati e che l’area è stata ripulita come merita e sicuramente le attività commerciali di Selinunte (b&b, hotel, bar e ristoranti) ne hanno avuto vantaggio.
Infine GARRIX posta una foto sul suo Instagram da 12,7 MLN di follower con su scritto “Uno dei posti più belli in cui sono mai stato”, e se questa fosse una nuova era per il Parco Archeologico di Selinunte? Noi ci speriamo.


In occasione del primo show del dj numero uno al mondo Martin Garrix in Sicilia, youBEAT è felice di intervistare la più grande organizzazione d’eventi dell’isola che ha realizzato questo magnifico spettacolo: UNLOCKED.

Come nasce il progetto UNLOCKED?

UNLOCKED nasce sei anni fa a Palermo. Ci siamo ispirati ai più grandi festival di livello mondiale iniziando sin da subito a strutturare piccoli party locali per arrivare, oggi, ad eventi di portata internazionale. L’intento è quello di “aprire” le menti del nostro paese e diffondere il nostro modo di operare sul territorio con tendenze musicali pari a tutte le metropoli de mondo.

Si può definire un’organizzazione come un gruppo di persone che, in base a delle regole da loro stabilite e servendosi di una stabile strutturazione, decide di perseguire uno scopo comune: il successo di un evento. Quanto è importante la divisione dei ruoli? Quali sono i vostri?

UNLOCKED è un’agenzia che, come tutte, ha bisogno di un gruppo organizzativo composto da persone valide. La divisione dei compiti a livello gestionale è fondamentale per una produzione di un evento. Ognuno ha un proprio ruolo che, nel nostro caso, svolge al meglio delle proprie possibilità. Il nostro segreto racchiusa in una parola sola? Passione.
(Luca Norato si occupa della parte amministrativa e burocratica. Vincenzo Grasso della parte gestionale. Fabrizio Lo Cascio è la mente degli eventi e gestisce la parte contabile e insieme a Rosario Guttuso si occupa delle pubbliche relazioni.)

Le mille sfaccettature UNLOCKED: dai vari generi musicali alle location usuali e alternative, come quella del Parco Archeologico di Selinunte che ha ospitagiovane dj Martin Garrix. È un’esigenza che nasce dalle richieste del pubblico locale o solo una questione economica?

No, non è una questione economica. Il nostro essere poliedrici deriva dal fatto che cerchiamo sempre più di entrare nella quotidianità delle persone attraverso la musica a 360°, al fine di avere un’ utenza in continuo aumento e di far appassionare più persone possibili al nostro brand. Le location, invece, sono le cornici degli eventi, più ci lavoriamo e più riusciamo a far entrare il pubblico in un quadro di emozioni.

UNLOCKED MUSIC FESTIVAL 2017, tenutosi a Palermo come ogni anno l’1 Giugno, con il dj tedesco Paul Kalkbrenner ha ottenuto numeri da record. Raccontateci la vostra esperienza e le vostre emozioni. 

L’ UNLOCKED MUSIC FESTIVAL 2017, tenutosi a Palermo come ogni anno l’1 Giugno, con il dj tedesco Paul Kalkbrenner ha ottenuto numeri da record. Raccontateci la vostra esperienza e le vostre emozioni.
L’UNLOCKED MUSIC FESTIVAL per noi non è un evento qualsiasi, è uno stile di vita! Se noi miglioriamo di conseguenza migliora anche il festival e viceversa. Quest’anno le emozioni della sesta edizione, con ospite Paul Kalkbrenner, sono difficili da spiegare. Abbiamo battuto ogni record e l’anno prossimo faremo ancora di più.

Che significa per voi essere annoverati tra i più grandi organizzatori di festival nazionale? Qual è la differenza tra voi e la concorrenza?

Sicuramente essere riconosciuti a livello nazionale ci riempie di orgoglio e ci incita a far sempre di più.
Pensiamo che la diversità stia nel duro lavoro e nella passione che mettiamo davanti ad ogni cosa, perché amiamo profondamente quello che facciamo.

Molti fest del genere dopo un paio d’anni escono con una propria etichetta discografica. Voi che ne pensate? Avete in mente un progetto simile?

Sì, abbiamo avuto da sempre una piccola idea a riguardo. In cantiere ci sono tanti progetti riguardanti la musica e chissà se in futuro entreremo nel campo della discografia.

a cura di Agnese Bonanno


youBEAT ringrazia Fabrizio Lo Cascio, Luca Norato, Rosario Guttuso e Vincenzo Grasso

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