Che il mondo dell’EDM sia ormai variopinto di innumerevoli generi e pionieri di nuove tendenze è risaputo.
Seguendo il proprio gusto personale ognuno di noi desidererebbe che il suo artista preferito facesse almeno una tappa qui in Italia per poterlo andare a sentire e sostenere con tutta la propria passione.

Se ci pensiamo bene la maggior parte delle persone può ritenersi decisamente soddisfatta dei DJ che hanno raggiunto il nostro paese negli ultimi anni: il movimento EDM incomincia ad essere visto come un vera e propria gallina dalle uova d’oro che attira moltissima gente e molti guadagni, per questo motivo molti artisti internazionali, spinti dall’aumento dell’interesse verso questo tipo di eventi da parte del pubblico italiano, hanno deciso di fare tappa in molti locali o festival nostrani.

Tuttavia analizzando i vari eventi si può notare come per alcune persone rimanga sempre un malcontento di fondo nonostante l’importanza degli annunci. Prendiamo ad esempio uno dei progetti più importanti e fino ad ora meglio organizzati in Italia: il Nameless Music Festival.13151546_969494919835274_1163332795854797548_n

Gli artisti in line-up sono semplicemente scelti tra il meglio che il panorama EDM ha da offrire per tre giorni di festa, Alesso, Nicky Romero, Fedde Le Grand, Barong Family e anche una grande componente di talenti italiani che all’estero ci invidiano da Benny Benassi a MARNIK e Merk & Kremont eppure nei commenti c’è sempre chi, a volte ragionevolmente, esprime la sua voglia di vedere qualcuno di diverso come se, cambiando un solo artista, possa rendere l’esperienza complessiva del festival migliore dal suo punto di vista.

Ci chiediamo quindi, ma chi è che vorremmo davvero avere come ospite in un evento qui in Italia?

Spulciando tra le richieste inoltrate negli eventi ci sono alcuni artisti che ricorrono molto frequentemente, ecco quali:

Jack Ü

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Ebbene si, sembra che il pubblico italiano non riesca a toglierseli dalla testa, Skrillex e Diplo in qualche modo si ritrovano sempre in cima alla lista dei più desiderati. Non hanno bisogno di presentazioni o di motivazioni per cui il pubblico li vuole; tanta energia, collaborazioni e alcune delle performance live migliori del panorama EDM, dalla chiusura dell’Ultra 2015 agli spettacoli al Madison Square Garden. Questi due personaggi scatenerebbero il vero delirio.

Jauz e Marshmello

 

Bass e Trap, c’è bisogno di dire altro? Decisamente altri due artisti che sanno come mettere in piedi una serata all’insegna del divertimento. Il pubblico italiano li ha richiesti più volte ma per ora non è ancora stato accontentato, ma sperare non costa nulla.

DJ set importanti e caratterizzati da tracce pensate per far impazzire la folla, idee completamente originali e non mainstream ma sopratutto tanta voglia di far festa. Potrebbero essere più semplici da ingaggiare per uno show in quanto è facilmente deducibile che siano più “economici” del duo che li ha preceduti.

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Tchami e KSHMR 

Per  il “prete” non sarebbe la prima volta nel nostro paese, per l’artista indiano invece sì.
Diametralmente diversi stiamo parlando di due artisti che sanno il fatto loro: il primo è ormai uno dei dj più richiesti del clubbing internazionale, produzioni underground che generano un’esperienza irripetibile per qualsiasi amante del genere, il secondo molto più votato al progressive e all’electro e capace di raccontare la propria storia con delle tracce davvero da pelle d’oca.

KSHMR

Ognuno di questi personaggi ha un motivo per essere desiderato e sarebbe difficile non voler essere presente ad uno qualsiasi dei loro show, tuttavia bisognerebbe scindere la voglia di poter assistere alle performance di questi artisti dal ritenersi insoddisfatti degli eventi nel nostro paese. Infatti degli eventi ben organizzati attirano la curiosità stessa degli artisti che magari prossimamente potremo vedere arrivare sui nostri palchi preferiti.

About Gregorio Citterio

Laureato in Informatica presso l'Università Statale di Milano, appassionato di musica elettronica e sound design. Autore delle rubriche "Serum Tutorial" e "The Dark Side of EDM".

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One Comment on “The Dark Side of EDM: Questione di gusti?”

  1. Personalmente vorrei in Italia, o anche ascoltare all’estero una volta nella vita, Madeon e Porter Robinson. Gia aver ascoltato Zedd e Oliver Heldens qua è stato un sogno. A giugno spunterò anche il dj set di Flume a Milano, non vedo l’ora!!

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