Siamo in guerra: si sta attentando al diritto d’autore – ha detto Mogol riferendosi alla normativa sul diritto d’autore in discussione al Parlamento europeo – . Responsabili sono le multinazionali piene di miliardi. Ma spero tanto che vinceremo: loro hanno i miliardi e fanno attività di lobbying, noi abbiamo ragione“.

Parole molto forti quelle di Giulio Rapetti, in arte Mogol, che neo-eletto presidente della SIAE ha voluto subito esprimere il proprio parere su un argomento molto delicato per la discografia e nazionale e internazionale: il copyright.

Così SIAE eleggendo Mogol è tornata ad assegnare la carica di presidente ad un personaggio popolare, dopo l’esperienza del 2013 targata Gino Paoli.

Al fianco di Mogol opereranno come consiglieri altri volti noti, almeno agli operatori del settore: primo fra questi l’ex enfant prodige Salvatore Nastasi, genero di Giovanni Minoli, per anni funzionario del Ministero dei Beni Culturali dalla carriera fulminea e dal curriculum lunghissimo, ultimamente approdato, con l’appoggio di Matteo Renzi, presso la presidenza del Consiglio come Commissario per Bagnoli; peraltro Nastasi diversi anni fa era direttore generale Spettacoli dal Vivo del Ministero dei Beni culturali proprio quando l’attuale direttore generale di SIAE Gaetano Blandini lo era del settore cinema: le cronache del tempo li davano come inseparabili. Con Nastasi, sullo scranno da consigliere c’è anche Roberto Razzini, Managing Director di Warner Chappell Music Italiana, molto vicino alle posizioni delle ultime gestioni SIAE; e poi Claudio Buja, presidente di Universal Music Ricordi Publishing e anche presidente di Emusa (associazione degli editori musicali), che recentemente invece aveva criticato certi atteggiamenti stizziti di SIAE nei confronti di Soundreef, pur rimanendo, nella dialettica tra le due società, apertamente schierato dalla parte dell’ex monopolista. Chiude la lista Federico Monti Arduini, meglio noto come Il guardiano del faro e celebre negli anni ’70-80. A presiedere invece il consiglio di sorveglianza è stato chiamato Andrea Purgatori, autore e conduttore TV, docente di sceneggiatura e che in passato ha già rivestito altre cariche in SIAE.

“In un mondo in cui quasi tutto gira al peggio, tra disastri ambientali, tensioni internazionali e una crescente intolleranza a tutti i livelli, l’Europa ha dimostrato di essere culla di civiltà scegliendo di difendere arti e creatività e di non arrendersi alla prepotenza delle multinazionali”.

Questo è quello che ha dichiarato il Maestro Mogol, Presidente SIAE, all’indomani dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo della proposta di direttiva sui diritti d’autore nel mercato unico digitale.

Ieri il voto del Parlamento Europeo, nonostante le incertezze della vigilia e i 252 emendamenti, è stato netto. Sono passate le modifiche migliorative rispetto al testo di luglio, presentate dal relatore Axel Voss, mentre sono state respinte quelle che puntavano a eliminare gli articoli chiave 11 e 13 sui diritti degli editori e degli artisti. Alla fine i voti favorevoli sono stati 438, 226 quelli contrari e 39 le astensioni.