Acetato Adidas, marsupi Gucci, canotte dei Lakers, felpe Balenciaga, fishnet per le ragazze e jeans Dsquared per i ragazzi. Perché questa lista di indumenti? Perché questo è quello che ci si trova davanti appena entrati all’Amnesia di Milano, quando in consolle c’è sua maestà Amelie Lens.

La cornice che avvolge la serata di sabato 9 febbraio, con protagonista una delle figure più di spicco del “nuovo” panorama Techno mondiale, mostra un’identità eterogenea ma al contempo ben distinguibile del clubber moderno: marchi streetwear di alta moda e vintage sportswear compongono l’identikit di un pubblico che ritorna alle origini del clubbing in chiave contemporanea, radunando sotto la stessa pista sia nuove leve del genere che fans della prima ora, creando un mix di culture e di stili che non lascia indifferente chi, alla Techno, non si è mai avvicinato prima.

Chi è Amelie Lens?

Ma andiamo con ordine: Amelie Lens, per chi ha vissuto sotto un sasso fino a ieri, è nata ad Antwerp nel 1990, è un’ ex modella e una delle principali portavoci della nuova corrente Techno che sta lasciandosi sempre più alle spalle la nomea “Underground” per sfondare verso il grande pubblico. Insieme alle colleghe Charlotte de Witte, Nina Kraviz e molte altre sta dando quel “Pink Touch” a una scena da sempre appannaggio prettamente maschile, facendo sempre più proseliti, anche in Italia. Cosa che in effetti si nota appena entrati all’Amnesia: una fiumana di gente, un sold-out programmato, clubbers di tutte le età che si riversano in pista quando la Regina sale in consolle.

Un mix di Acid House, Minimal e Tribal

Un mix di Acid House, Minimal e Tribal che non lascia scampo a nessuno e invade il dancefloor per le seguenti due ore. Nulla da dire, è facile capire come in Italia, da Nord a Sud, questo movimento sia sempre più popolare, facendo cadere quella facciata di elitarismo che la Techno si portava dietro da tanto (troppo?) tempo; e Amnesia lo sa bene, vigile a proporre artisti del genere a catena nel suo nuovo programma, contribuendo a costruire e a corroborare una cultura che ha bisogno anche di questo nel 2019: accessibilità. Perchè la musica, che piaccia o meno, è di tutti, da chi indossa scarpe Givenchy da 500 euro, a chi mostra fiero in transenna la maglia del Real Madrid con stampato “Amelie Lens” sul retro e così deve essere.
Si torna a casa stanchi ma felici, in attesa del prossimo sabato, stesso posto, stessa ora: il 16 Febbraio è il turno dei Camelphat.




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